“Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla”, prorogata fino al 4 novembre la mostra che espone a Perugia oltre 100 capolavori dell’Accademia Nazionale di San Luca di Roma. Il grande successo di pubblico ha indotto la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha promosso l’evento e la Fondazione CariPerugia Arte che lo ha organizzato a rinviare la chiusura del percorso espositivo curato da Vittorio Sgarbi, aggiungendo al programma nuovi eventi.
A Perugia la straordinaria bellezza del patrimonio artistico dell’Accademia romana di San Luca ha fatto centro, riuscendo ad attrarre visitatori di tutte le generazioni, tanti italiani ma anche numerosissimi stranieri, presso le sedi di Palazzo Baldeschi e Palazzo Lippi Alessandri, dove è allestita la mostra “Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla. Cento Capolavori dell’Accademia Nazionale di San luca” promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte.
Dato il grande successo ottenuto, per offrire una ulteriore occasione ai visitatori per vedere le oltre 100 opere dell’allestimento a cura di Vittorio Sgarbi e Francesco Moschini, la mostra – che doveva concludersi il prossimo 30 settembre – è stata appunto prorogata fino al 4 novembre 2018.
Verranno riproposti anche i percorsi a tema oggetto di un programma particolarmente apprezzato dal pubblico che ha proposto ogni mese visite guidate su un argomento specifico, come i simboli nelle opere d’arte, il nudo, il sacro e il profano.
Un evento d’eccezione verrà organizzato anche nella giornata del 18 ottobre, data in cui l’Accademia festeggerà il suo patrono San Luca Evangelista, protettore degli artisti.
La proroga della mostra e le iniziative ad essa legate saranno un’occasione imperdibile non solo per cittadini e turisti, ma anche per le scuole, che già numerosissime hanno accompagnato i propri studenti negli spazi espositivi per ammirare un progetto che si compone di dipinti, sculture e disegni architettonici, testimonianze della grandezza di quella che per secoli è ancora oggi una delle più antiche istituzioni culturali italiane.
Sarà possibile ammirare per un altro mese lo splendido Putto reggifestone di Raffaello che troneggia con le sue dolci movenze nella prima sala; i sensuali nudi femminili come quelli che popolano il bozzetto Le ninfe che incoronano la dea dell’abbondanza di Rubens; la Madonna con il Bambino fra gli angeli musicanti di Anton Van Dyck, accompagnata dal relativo disegno; il maestoso gesso di Antonio Canovaraffigurante la testa di Clemente XIII che sembra fronteggiarsi con la figura colossale del Cristo realizzata dell’artista danese Thorvaldsen. E poi ancora Bronzino, Pietro da Cortona, Guido Reni, Guercino, Wicar, Hayez, Giambologna, per finire nel Novecento con l’autoritratto di Giacomo Balla e lo struggente Ritratto di Bianca in piedi, un omaggio alla giovane figlia del pittore Amedeo Bocchi. Spazio anche all’architettura con i progetti di Filippo Juvarra e Giuseppe Valadier.
“La mostra ha raggiunto un risultato straordinario, dovevamo cercare di lasciarla a disposizione della nostra comunità e di tutti gli appassionati quanto più a lungo possibile. Ringrazio dunque la disponibilità dell’Accademia e del suo Presidente Gianni Dessì che ci ha permesso di prorogarne la chiusura“, ha commentato il presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Giuseppe Depretis.
Un percorso espositivo di respiro nazionale e internazionale, che merita di essere visitato anche perché molte delle opere sono state esposte per la prima volta proprio a Perugia.