La droga trovata dalla polizia penitenziaria del carcere di Spoleto in possesso di un detenuto campano appena trasferito da un altro carcere
Scovati 55 grammi di hashish in possesso di un detenuto del carcere di Spoleto. L’operazione della polizia penitenziaria cittadina è scattata mercoledì e a darne notizia è Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.
Lo stupefacente era abilmente occultato “dentro una boccetta di bagnoschiuma in possesso di un detenuto di origine campane proveniente da un altro istituto e trasferito a Spoleto in regime di sorveglianza particolare di cui all’ art. 14 bis dell’ ordinamento penitenziario”. “Il plauso della segreteria regionale Sappe – dice Bonino – va al personale di Spoleto per la professionalità e l’abnegazione dimostrata nello svolgere il proprio servizio. Tale personale, infatti, non fidandosi degli esami strumentali che avevano dato esito negativo hanno ulteriormente approfondito i controlli in maniera manuale recuperando quindi la sostanza stupefacente”.
Bonino evidenzia l’ottimo risultato ottenuto, “soprattutto alla luce delle precarie condizioni di lavoro del personale di Spoleto che nel corso degli ultimi anni ha visto ridurre la pianta organica di ben 107 unità nella totale indifferenza dei vertici dell’ amministratore penitenziaria che pur avendone gli strumenti non ha fatto nulla per migliorare le condizioni di lavoro di tale personale”.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, evidenzia che “è sempre e solo grazie all’alta professionalità dei Baschi Azzurri di Spoleto che ancora una volta si è riusciti a garantire la sicurezza interna dell’istituto. Va detto con estrema chiarezza che senza un immediato intervento dell’amministrazione sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani. Per questo il SAPPE esprime il proprio apprezzamento al personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Spoleto”. Per questo, il leader del primo Sindacato della Polizia torna a sollecitare un intervento dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.