Carbon Narni, da Roma più domande che risposte / poca chiarezza per il futuro - Tuttoggi.info

Carbon Narni, da Roma più domande che risposte / poca chiarezza per il futuro

Redazione

Carbon Narni, da Roma più domande che risposte / poca chiarezza per il futuro

La nota della Narni Carbon
Mar, 14/10/2014 - 20:15

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Prosegue il periodo di incertezze sul futuro della SGL Carbon, ancora in attesa di un ‘reale’ acquirente portatore di un ‘reale’ Piano Industriale. Al Mise di Roma, questa mattina si è tenuto un incontro invocato dalla Narni Carbon srl per cercare di fare chiarezza.

Il risultato? Più domande che risposte.  Ancora non è stato definitio chi si occuperà della costosta bonifica dell’area, e ancora non è chiaro con quale modalità verrà venduta l’azienda, cioè se saranno ceduti tutti gli impianti che possano garantire la continuità della produzione. “Perché non ci sono risposte chiare? Qual è il vero obiettivo di questa cessione?”, queste le domande che si sta ponendo la Narni Carbon in questo momento.

Ecco la nota diramata dalla Narni Carbon stessa:

“Questa mattina presso il Ministero dello Sviluppo Economico, su richiesta della Narni Carbon srl, si è tenuto un incontro che avrebbe dovuto fare chiarezza sui molti quesiti ancora irrisolti relativi alla questione SGL, al fine di poter garantire la presentazione di un Piano Industriale il più verosimile possibile.
La scarsa partecipazione dei soggetti coinvolti aveva già fatto presagire che sarebbe stato difficile ottenere risultati soddisfacenti, infatti, oltre ai tre rappresentanti della Narni Carbon hanno presieduto all’incontro il Dott. Castano per il Mise e l’assessore De Arcangelis per il comune e nonostante i numerosi tentativi del Mise di rintracciare gli altri invitati non ci si è riusciti.

Gli interrogativi che sono emersi possono essere di seguito brevemente riassunti:

BONIFICA dell’area. Ad oggi non è stato ancora definito chi ed in che modo si dovrà occupare della questione relativa alla bonifica. Considerato che si tratta di un onere di estrema responsabilità ed al contempo un ingente investimento, si ritiene indispensabile individuare a priori il soggetto che si dovrà caricare dell’incombenza. A tal proposito il comune propone l’applicazione di parametri di costi a valori minimi, il problema è stabilire quali sono i valori minimi rispetto ai risultati delle verifiche e per quale tipo di intervento? Non si dimentichi che questa voce, in una situazione come quella di SGL di Narni, può incidere anche per decine di milioni di Euro.

Vendita degli ASSETS. La SGL ha dichiarato di non volere cedere l’azienda ma solo gli “assets”, ovvero la struttura e gli impianti. Tuttavia dai documenti che si è potuto visionare emergono dei dubbi sul fatto che saranno ceduti TUTTI gli impianti che possano garantire la continuità della produzione; e di fatto non è mai stato redatto un elenco chiaro di cosa sarà ceduto e cosa non sarà ceduto. Allo stesso tempo rimane ambigua anche la destinazione e la modalità con cui sarà riallocata la forza lavoro attualmente coinvolta nel processo di cessione ma non invitata al tavolo della trattativa. Non meno importante è l’aspetto che riguarda le “licenze”; se la cessione non avverrà in continuità, chi si sostituirà ad SGL potrà, e se si con quale titolo continuare la stessa attività?

Alla luce di così tanti dubbi, che come supposto non sono stati sciolti con l’odierno incontro, è stata chiesta una breve proroga per avere maggiori informazioni in merito; cosicché sia possibile riavviare VERAMENTE gli impianti sulla base di un Piano Industriale di sostanza e non di sola forma. Lo stesso Ministero, suggerendo analoghe trattative dove; seppure l’attività aziendale fosse stata cessata è stato possibile garantire la prosecuzione del lavoro secondo criteri di cessione di ramo d’azienda (ndr Termini Imerese, Iris Bus di Avellino) palesa, forse, le sue perplessità su una soluzione tanto confusa come quella di SGL.

Perché non ci sono risposte chiare? Qual è il vero obiettivo di questa cessione? In un momento così complesso per questo territorio ci si aspetterebbe maggiore puntualità e interesse nel rispetto dei lavoratori, dei cittadini e di chi si rende disponibile a garantire un futuro in un momento storico così incerto”.

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