Immigrati clandestini fatti arrivare in Umbria per lavorare in nero nella raccolta della legna. Pagati 3 euro a metro cubo di legna tagliata e accatastata, 40 euro se questa quantità veniva anche caricata su un camion. La Procura della Repubblica di Perugia ha iscritto nel registrato degli indagati 18 persone, tutte straniere, residenti tra l’Alto Tevere, l’Eugubino e la zona del Trasimeno, per essere a vario titolo coinvolte nella pratica del cosiddetto caporalato, lo sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo e forestale.
A dare notizia dell’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Manuela Comodi, è il Corriere dell’Umbria, evidenziando che a 9 delle 18 persone indagate viene contestata anche l’associazione per delinquere. Secondo quanto riportato dal Corriere del’Umbria, per l’accusa esisteva un’organizzazione che faceva arrivare in Umbria gli immigrati clandestini, che poi venivano sistemati in alloggi di fortuna e fatti lavorare senza contratto, sottopagati e senza il rispetto delle condizioni di sicurezza.