Non si spegne la polemica sul caos in consiglio comunale di lunedì scorso. A far scattare la polemica, l’approvazione di una mozione di censura da parte della consigliera del M5s verso Barelli che, con un documento di 13 pagine risponde come L’atto sia “immotivato ed illegittimo”. Ma i commenti non si sono risparmiati in questi giorni e Pd e i Socialisti tornano a parlarne.
“A seguito del nostro abbandono della scorsa seduta del Consiglio Comunale – spiegano in un comunicato i gruppi Pd e socialisti riformisti – e della relativa conferenza stampa, in cui abbiamo espresso il nostro sdegno rispetto al tentativo fatto dal vice sindaco Barelli di commissariare il ruolo e l’autonomia del Consiglio Comunale tutto e in cui avevamo chiesto con grande determinazione che fosse il presidente, quale figura garante dell’autonomia del lavoro dell’Assemblea cittadina, di esprimersi sul documento di Barelli, prendiamo atto dei comunicati stampa che Barelli e Varasano hanno prodotto per replicare alle nostre posizioni”.
“Riteniamo – continua la nota – che la posizione assunta dal presidente Varasano riconosce la sensibilità istituzionale delle opposizioni e rivendica l’autonomia politica del Consiglio Comunale e la libertà di iniziativa politica dei singoli Consiglieri Comunali, prendendo sostanzialmente le distanze dal documento del vice sindaco. Riteniamo, inoltre, che la nota di Barelli non sia assolutamente adeguata alla gravità del documento da lui prodotto, con il quale è evidente che non volesse suggerire modalità d’iniziativa ai Consiglieri, ma condizionarne in maniera inaccettabile l’attività e l’azione politica. Ringraziamo Barelli per i suggerimenti non dovuti, ma noi continueremo ad utilizzare tutti gli strumenti che il Regolamento del Consiglio Comunale, lo Statuto del Comune di Perugia, il TUEL e la Costituzione Italiana hanno previsto molto prima rispetto all’ ”autorevolissimo” documento del vice sindaco. Auspichiamo che Barelli si esprima in maniera chiara e definitiva sulla gravità e sull’inopportunità politica e istituzionale del suo documento. In attesa di ciò, esclusivamente per le pratiche, le mozioni e gli ordini del giorno di sua competenza, valuteremo di volta in volta se partecipare o meno ai lavori delle commissioni e delle sedute consiliari, in relazione all’importanza per la nostra comunità degli atti trattati. Pertanto la presa di posizione così evidente e significativa del Presidente del Consiglio Comunale unita al nostro riconosciuto senso delle istituzioni e attaccamento all’interesse generale della città di Perugia, ci spinge a riprendere la nostra presenza già dal prossimo Consiglio. Ci auguriamo che anche il sindaco, nel suo ruolo di Consigliere Comunale, esprima prima o poi una posizione a difesa dell’autonomia dell’Assemblea cittadina. Noi continueremo pur tuttavia a vigilare per garantire a tutti i Consiglieri Comunali sia di maggioranza sia di opposizione la piena dignità ed autonomia del proprio ruolo”.
Consiglio Comunale, Barelli risponde agli “aventiniani” | “Censura illegittima”
Caos in consiglio, “la corrispondenza” e “la censura” ed è bagarre