Arcaleni (Castello Cambia), Bassini e Schiattelli (Unione Civica Tiferno) vogliono chiarezza sui "problemi tecnici" addotti da Sogepu per l'arrivo in (estremo) ritardo degli avvisi 2021 "Vertici azienda siano convocati in Commssione"
Continua a far discutere il caso degli avvisi Tari 2021, arrivati nelle case dei tifernati in estremo ritardo (questa settimana) rispetto alle date limite per pagare le prime due rate (scadute rispettivamente il 30 settembre e 30 ottobre), con la terza fissata al vicinissimo 1 dicembre.
La “toppa” di Sogepu sugli avvisi Tari in ritardo
Una situazione che Sogepu (società partecipata incaricata della riscossione) ha saputo giustificare con “problemi tecnici non dipesi dall’azienda“, limitandosi a prorogare il pagamento entro 20 giorni dal ricevimento dell’avviso o entro il 31 dicembre 2021 “senza interessi né more”.
“Vertici Sogepu siano convocati in commissione”
A volere chiarimenti sulla questione sono Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), Filippo Schiattelli e Luciana Bassini (Unione Civica Tiferno). “Quali problemi tecnici, addotti dalla società partecipata, possono durare tre mesi e giustificare un simile ritardo? – ha detto la prima dei tre consiglieri di opposizione – Intendiamo avere risposte sia dagli amministratori rieletti in Comune sia dai diretti responsabili della conduzione del servizio, chiedendo che i vertici Sogepu vengano convocati in Commissione consiliare Controllo e Garanzia“.
Diversi in effetti sono i disagi che si stanno configurando in seguito a questo disservizio: i contribuenti si trovano infatti a dover sostenere in pochi giorni l’intero importo, poiché i 20 giorni di proroga concessi dal gestore scadono in pratica negli stessi giorni del termine della terza rata (1 dicembre). “Sempre che si possa risalire esattamente alla data di ricezione dell’avviso (assente sulla bolletta, ndr): – sottolinea Arcaleni – a rigor di legge, infatti, sarebbe servita una raccomandata e in eventuali contenziosi il Comune potrebbe essere soccombente, con grave danno ai conti pubblici. Sindaco e assessore si prendano la responsabilità di indicare al gestore nuove scadenze prorogate, e, se danno ci sarà, che siano i responsabili a pagare“.
“Sia concessa possibilità di pagare rate fino al 31 marzo 2022”
Anche Bassini e Schiattelli chiedono lumi sui “non meglio precisati motivi tecnici” addotti da Sogepu: “Resta il fatto che gli utenti, con queste scadenze ravvicinate, non hanno la possibilità di rateizzare, come altre volte, l’importo Tari 2021”. I consiglieri di Unione Civica Tiferno, con una mozione, chiedono infatti al sindaco di “relazionare in maniera puntuale ed esaustiva sulla natura dei problemi tecnici e di elaborazione perdurati per mesi senza che alcuna informazione al riguardo fosse fornita agli utenti”.
Inoltre i due hanno richiesto anche che “vengano prodotti gli atti formali con i quali il Comune concedeva il differimento della riscossione delle rate, e che venga concessa la possibilità agli utenti di pagare le rate Tari 2021 fino al 31 marzo 2022 senza sanzioni e né interessi moratori”.