Sta ottenendo un buon successo la rassegna “Canti e discanti”, che ieri ha visto l'ottima performance di Alessandro Benvenuti e della Banda Improvvisata.
Per domani, invece, a Palazzo Trinci alle 21.30 è in programma lo spettacolo di David Riondino e dell'Ensemble Cantilena Antiqua, dal titolo: “Decameron e altre novelle, ovvero: dilettevoli novelle e musiche del ‘300 e ‘400 italiano”.
La lettura ad opera del comico David Riondino di novelle dallo spirito comico/satirico di un classico delle letteratura italiana, Giovanni Boccaccio e di altri autori toscani del ‘300, è intercalata dall'esecuzione di brani di compositori coevi appartenenti allo stile musicale dell'Ars Nova. I brani vengono eseguiti dall'Ensemble di musica medievale Cantilena Antiqua, che si avvale di copie di strumenti medievali. Il Boccaccio e gli altri autori per queste opere attinsero da molteplici fonti. Tra cui i classici greci e latini, i fabliaux francesi, la letteratura popolare, compreso il patrimonio delle fiabe tradizionali, le raccolte di novelle italiane precedenti come il Novellino che individua alcuni stereotipi di natura narrativa (guanto, anello, cavaliere). Attore, autore, musicista ed affabulatore di qualità.
David Riondino è un personaggio eclettico che nel suo lavoro integra vari generi e forme di espressione, dalla poesia alla satira, dalla musica alla letteratura. Classe 1953, nato in Toscana come buona parte dei comici nostrani, i suoi inizi lo vedono ben lontano dalla carriera di attore. Il suo primo lavoro, infatti, è come bibliotecario, posto che mantiene per almeno dieci anni. Attratto dalla musica, e soprattutto dalla produzione dei cantautori che andavano per la maggiore negli anni ‘70, comincia a comporre alcune canzoni in proprio fino a pubblicare addirittura qualche disco, fra cui un album intitolato “Boulevard”. La sua collaborazione con la Promo Music inizia con lo spettacolo “Decameron e altre novelle” e porta alla pubblicazione del libro “Giuseppe Garibaldi Poema Autobiografico”. L'Ensemble Cantilena Antiqua fondato da Stefano Albarello nel 1987 a Bologna, è formato da musicisti specializzati nell'esecuzione di repertori sacri e profani del Medioevo e del Rinascimento. Il recupero avviene attraverso studi e ricerche sulle fonti musicali, ma anche sulla letteratura e la storia dei periodi ed argomenti trattati. L'ensemble trasforma i propri organici arricchendosi dei contributi di specialisti sia in campo esecutivo sia in ambito teorico. L'ensemble utilizza copie di strumenti storici, sui quali approfondisce l'aspetto esecutivo tenendo presente anche i suggerimenti provenienti dalla tradizione musicale viva. L'organico strumentale si differenzia secondo le epoche trattate comprendendo: liuti di varia taglia, flauti e bombarde, ghironda e symphonia, vielle, percussioni di varia provenienza, viole da gamba. Per le voci l'organico spazia secondo la polifonia affrontata, prediligendo l'utilizzo di voci virili e di falsetto. La ricerca su cui si basa il lavoro dell'ensemble affronta il repertorio antico attraverso l'analisi delle fonti e degli ambienti, cercando un suono possibile e modificando l'organico (per le voci e per gli strumenti) nel rispetto di esigenze dettate anche dai costumi e tradizioni dei secoli trattati.