Dopo il successo del festival “Idol” di Lodi, il ternano Lorenzo Nicoletti torna come direttore artistico del “FestivalBarre”, un evento inserito negli appuntamenti del Cantamaggio che verranno presentati domani, mercoledì 16 aprile, all’interno dei locali della BCT. Oltre al tradizionale programma relativo alla sfilata dei carri, verrà presentato anche l’appuntamento di sabato 3 maggio a partire dalle ore 21:00 per un concerto che vedrà sul palco installato a Piazza Europa l’esibizione in successione di diversi artisti e dj, con l’intento di richiamare principalmente un pubblico giovanile, ma che sicuramente vedrà la partecipazione anche di un target più ampio considerati i nomi in ballo nella line up, uno su tutti quello di un cantante che può essere considerato a tutti gli effetti uno dei poeti italiani del rap e del quale a brevissimo verrà svelato il nome.
Oltre al main artist di livello nazionale si esibiranno poi sul palco proposte d’eccellenza della nostra città e anche dell’altra parte del cielo della nostra stupenda e talentuosa regione, per dare rilevanza, voce e risalto ai protagonisti del territorio umbro e per ricordarci che la musica – mezzo di comunicazione universale – unisce e abbatte le barriere, al di là di ogni anacronistico e vetusto campanilismo.
Cantamaggio anche per giovani
Voluto fortemente dall’Ente Cantamaggio, in special modo dal presidente Maurizio Castellani e dall’Amministrazione Comunale, in particolare dalle assessore Michela Bordoni e Alessandra Salinetti, questo evento che è stato affidato al direttore artistico Lorenzo Nicoletti, ha l’intento di avvicinare maggiormente i giovani ad un avvenimento storico per Terni come quello appunto del Cantamaggio, cercando di fondere in modo equilibrato tradizione locale e modernità, toccando grazie alla musica e alle sue forme espressive più in voga anche le corde di un pubblico under 35, al quale FestivalBarre è dunque dedicato.
Perché FestivalBarre?
Il nome FestivalBarre, pensato dall’art director Lorenzo Nicoletti che cura questa prima edizione, ha una duplice motivazione: da una parte è un gioco di parole che subito evidenzia grazie all’utilizzo del termine “barre” (la barra tecnicamente nel gergo rap è l’unità di misura utilizzata per definire la durata di una strofa) come questo evento sia stato ideato per rivolgersi principalmente ad un determinato target di pubblico; dall’altra è un omaggio a quello che in Italia è stato per tanti anni il festival musicale estivo per antonomasia, il Festivalbar per l’appunto, foriero di divertimento e vitalità, esattamente così come anche il Cantamaggio simboleggia il risveglio della natura dai torpori invernali e il ritorno ad una allegra spensieratezza.
Il tutto condito da un po’ di salvifica autoironia per invitarci a non prenderci troppo sul serio per ogni cosa, portando un pizzico di sana leggerezza…come pronuncerebbe infatti un ternano in dialetto verace “il Festivalbar”? Lu FestivalBarre!!!