di Claudio Pace (*)
Vi presento Nerone,
è davvero il mio amico fedele, che viene a svegliarmi la mattina, tutte le mattine con quell’aria festosa di chi sa di essere voluto bene, e da quell’affetto che talvolta nemmeno le persone sono capaci di darti.
Oggi mi è venuto in mente e mi è sembrato giusto presentarvelo perché ho ricevuto delle notizie non molto belle, dal canile di Colleluna, da dove nel lontano dicembre del 2004 l’ho prelevato, ancora cucciolo, e portato a casa per la gioia di tutti i miei familiari.
Ecco le notizie, mi hanno riferito degli amici impegnati nel mondo degli animali, che causa delle inefficienze burocratiche dei competenti uffici comunali oggi non c’era cibo disponibile per gli ospiti del canile, che purtroppo non hanno trovato e forse non troveranno mai una famiglia disposti ad adottarli.
Una notizia amara, che ormai non sorprende e che si accompagna ad altre che ogni tanto giungono dal canile comunale, per esempio quella relativa alla precarietà del personale medico che vi opera, che pare non abbia ancora ricevuto il rinnovo del contratto.
Possibile che una città come Terni con un migliaio di impiegati in comune non si riesca ad organizzare le cose in modo da garantire a questi amici dell’uomo un pasto sereno e dei servizi medici elementari certi?
Certo se ci fossero anche più persone disposte ad adottare questi cani, abbandonati, anche le inefficienze del comune peserebbero meno, garantisco, per averlo vissuto in prima persona, a tutti gli amici che ne avessero intenzioni, che l’attenzione e il tempo dedicato a questi animali è tutto tempo guadagnato, che ai bambini come agli anziani questi cani danno un qualcosa che solo loro sanno dare.
E intanto mi permetto di fare un appello personale all’assessore competente , come amico di questi amici, di fare in modo che non accada mai più che manchi il cibo ai cani del canile di Colleluna, e che sia loro sempre contrattualmente garantito un adeguato servizio veterinario.
(*) consigliere LB circoscrizione Est