Oltre 350 soci delle 8 sezioni umbre hanno partecipato al raduno regionale del Club alpino dell’Umbria che si è svolto domenica scorsa, 22 maggio, sull’altopiano di Verchiano, organizzato dalla sezione di Foligno
Oltre 350 soci delle 8 sezioni umbre hanno partecipato al raduno regionale del Club alpino dell’Umbria che si è svolto domenica 22 maggio, sull’altopiano di Verchiano, organizzato dalla sezione di Foligno. Tre anni il più giovane tra i partecipanti, oltre novanta il “meno giovane”, perché, come spiega il presidente regionale Gianluca Angeli, la montagna è realmente per tutti, e a ciascuno offre spunti e occasioni per viverla secondo le proprie passioni e possibilità.
Una giornata che, come ha spiegato il presidente del Cai-Foligno, Marco Tombolesi, è stata vissuta all’insegna dell’amicizia e della comune passione per la montagna, nelle molteplici modalità in cui può essa si esplica. E così partecipanti si sono divisi e in 113 hanno effettuato l’escursione sui monti che coronano la Piana di Verchiano, un giro del Monte Marecchia, 10,50 kilometri con un dislivello di +450 metri, con partenza da Verchiano (784 m), in un’area di grande interesse ambientale e paesaggistico.
In 190 hanno invece partecipato all’escursione di interesse storico-ambientale, 8 km circa con un dislivello +450, condotta dall’archeologa Maria Romana Picuti alla scoperta delle particolarità dell’insediamento di Verchiano, una tappa strategica lungo l’antica via della Spina che collegava la Valle Umbra (Spoleto) all’altopiano di Colfiorito (Plestia). A questa escursione hanno partecipato anche sette utenti del servizio di Riabilitazione psichiatrica della Asl 2, inseriti nel programma di Montagna terapia della sezione Cai di Foligno.
Ma con il Club alpino si può andare in montagna anche con le bici, in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Il programma prevedeva infatti anche un itinerario ad anello che, con partenza da Verchiano (784), ha toccato le cime di Monte Jugo (1119 m) e Monte Puro (1155 m), con uno sviluppo di25 km e +750 m di dislivello. Vi hanno partecipato 15 bikers, godendo di un percorso tutto immerso nel verde dei rilievi boscosi, con begli scorci sui Sibillini e su altri rilievi.
Al ritorno dalle escursioni tutti i partecipanti al raduno si sono ritrovati nella bella sede della Pro Loco di Verchiano per l’evento conviviale che ha costituito un’occasione per condividere esperienze, fare nuove conoscenze e consolidare rapporti. Ricco e a kilometri “quasi” zero il menù, in gran parte folignate: rocciata alle erbe (fojata) e pecorino, pasta con pesto all’aglio orsino, salsicce alla brace, rocciata dolce e tozzetti. Un pranzo, sottolinea Tombolesi, organizzato nel segno della completa sostenibilità: zero-rifiuti, ogni socio era dotato di piatto, posate, bicchiere e borraccia personali. Il pranzo è astato allietato dalla musica di Umberto, un giovane virtuoso della fisarmonica. A fine pasto spazio anche alla goliardìa, con la consegna di “Oscar” cartonati, assegnati ai presidenti di sezione più attivi nei social e nella comunicazione … e anche a quelli più riottosi. All’iniziativa hanno partecipato e portato il saluto il direttore della Scuola intersezionale di alpinismo, scialpinismo e sciescursionismo “G. Vagniluca”, Mirco Ranocchia e i presidenti della Fie, Carlo Valentini e di Orme camminare liberi, Rodolfo Cherubini.
Il presidente regionale Angeli, nel ringraziare la sezione di Foligno per la “perfetta” organizzazione del raduno, ha ribadito l’importanza di un legame sempre più stretto tra sezioni umbre per offrire un’immagine unitaria e qualificata dell’impegno per la montagna del Cai Umbria. “Un obiettivo – ha sottolineato Angeli – che potremo sicuramente raggiungere con il proficuo lavoro di squadra che sta producendo il Gruppo regionale, grazie al grande impegno dei delegati, dei presidenti, e dei componenti delle varie commissioni. Grazie a tutti e arrivederci al 2023!”