Dopo la nomina del commissario ad acta, arriva la durissima presa di posizione della minoranza di ‘SiAmo Montefalco‘ relativamente al proseguo della legislatura. I consiglieri Vincenzo Riommi, Daniele Morici, Roberto Micanti e Monia Scarponi mettono sui social la loro posizione ufficiale, che non fa sconti.
Montefalco, la richiesta delle dimissioni
“Almeno adesso…dimettetevi – dicono – avete distrutto il bilancio comunale, rendendo impossibile l’approvazione del bilancio 2020 e portato a Montefalco il commissario. Avete dilapidato il patrimonio del Comune, producendo in 10 anni un disavanzo di oltre 4 milioni, che non si riuscirà a ripianare neanche in 15 anni. Avete portato al dissesto il Comune, cosa che obbligherà i cittadini a pagare tasse e tariffe al massimo e a tagliare tutte le spese non obbligatorie e tutti gli investimenti. Prima avete parlato di piano di risanamento e poi avete presentato al consiglio comunale la dichiarazione di dissesto, poi non vi siete neppure presentati in consiglio ad approvare la vostra proposta“.
“Avete mentito per oltre un anno”
L’accusa è quella di aver “mentito ai cittadini per oltre un anno e poi siete fuggiti dalle vostre responsabilità. Queste sono cose che non si erano mai viste a Montefalco e in nessun altro comune dell’Umbria. Alla fine, grazie a voi, il commissario è arrivato davvero. Ora che avete definitivamente perso ogni credibilità agli occhi di tutti, con che faccia vi arrogate il diritto di occupare le vostre poltrone? Non avete un briciolo di dignità. Evidentemente l’unica cosa che vi interessa è salvare voi stessi e coprire le vostre responsabilità e quelle di chi ha prodotto questo disastro, a dimostrazione che chi ha causato il problema, non può esserne la soluzione“.
“Il tempo è scaduto”
“Il tempo è ormai scaduto – dice l’opposizione – è ora di voltare pagina, ridando una prospettiva di sviluppo e di crescita al nostro Comune, dando alla città un’amministrazione degna di questo nome, che accerti le responsabilità e che operi perché non siano i cittadini onesti a dover pagare il conto del vostro decennale malgoverno“.