Dottor Fiacco, con questo servizio inizia la Sua collaborazione con Tuttoggi.info. Sarà un viaggio interessante nel mondo legale, con tanti piccoli grandi consigli.
Nel cominciare questo viaggio, facciamo subito finta di essere lungo una strada, costellata di buche come purtroppo se ne trovano in tutta la regione.
Ne becchiamo una in pieno: cosa e come dobbiamo fare per ottenere il risarcimento?
La normativa pone a carico degli enti proprietari, doveri di manutenzione, gestione e pulizia, delle loro pertinenze nonchè di attrezzature, impianti e servizi.
Pertanto, non adempiere a tali obblighi, configurerebbe responsabilità per cose in custodia, con conseguente richiesta di risarcimento del danno.
Se il danno è dovuto a strada dissestata, buca sul manto stradale, presenza di olio, ghiaia, ghiaccio; marciapiede o percorso pubblico sconnesso, guardrail non in sicurezza o crollo improvviso di alberi e pali, derivante da cattiva manutenzione, spetta però al danneggiato l’onere di provare la non visibilità del pericolo o la non prevedibilità dell’evento dannoso.
Per fare subito chiarezza, l’Ente è sempre e comunque tenuto al rimborso?
Affinchè sia configurabile una responsabilità, il danneggiato ha l’onere di provare il nesso tra l’anomalia della strada ed il danno subito.
Si dovrà fornire prova che “l’evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva”.
Siamo fermi con la ruota bucata o comunque con l’auto danneggiata.
Mettiamo il giubbino catarifrangente, posizioniamo il triangolo, accendiamo le quattro frecce, e poi? Lei cosa farebbe?
Occorre mettere in atto tutto quel che necessita per porre in sicurezza noi stessi, il veicolo e gli altri utenti della strada, quindi seguire le norme del codice. Indossare il giubbino catarifrangente, attivare le cosiddette ‘quattro frecce’ e posizionare il triangolo in dotazione. Questo sia di notte che di giorno.
Poi ovviamente, avvisare le autorità competenti, Polizia Stradale, Carabinieri o Polizia locale.
Se, dovesse accadere di notte? Cosa cambia?
Di fatto nulla, in ogni modo vanno messe in atto tutte le operazioni che abbiamo esposto sopra, facendo magari maggiore attenzione data la visibilità ridotta. Ricordate che Polizia Stradale e Carabinieri sono sempre e comunque reperibili nell’arco dell’intera giornata.
Come si deve procedere da un punto di vista ‘burocratico’? È meglio rivolgersi comunque a un legale?
Come già detto, chiamate subito le autorità di pubblica sicurezza, che redigeranno un verbale constatando le dinamiche e le condizioni del tratto di strada. Vi consiglio di reperire testimoni e scattare subito fotografie, ormai coi moderni cellulari è facilissimo e le foto sono di buona qualità.
Se vi sono danni materiali, occorre munirsi di un preventivo di riparazione, se invece sono scaturiti danni fisici è bene recarsi al più vicino Pronto Soccorso per la diagnosi e la certificazione delle lesioni subite, dalla quale poi dipenderà la valutazione medico legale.
A questo punto siamo certi di ottenere qualcosa? Ed in tal caso, che tempi dobbiamo aspettarci?
Quando avremo tutta la documentazione, con tanto di generalità del danneggiato, circostanze e dinamiche del sinistro, tipologia di danni, testimoni, eventuali verbali delle autorità, allo possiamo richiede il risarcimento.
Questa dev’essere presentata a mezzo raccomandata a/r o Pec presso la sede legale dell’ente proprietario, entro e non oltre cinque anni.
Se l’Ente il Comune non adempie correttamente o non riteniamo giuste le risposte ne magari il risarcimento cosa si può fare ancora?
Normalmente l’ente liquida a mezzo della sua compagnia assicurativa l’importo richiesto, o paga un importo inferiore in acconto, in attesa della nomina e della perizia del proprio medico legale, nonchè del proprio perito, al fine di contestare l’ammontare del risarcimento richiesto.
Se non ritenete giuste le risposte, i tempi e le modalità, allora contattate un legale.
Dottor Fiacco, grazie per i Suoi preziosi consigli e per le Sue ‘pillole di diritto’.
Se non avete la fortuna di trovarvi in auto con il dottor Fiacco in un caso del genere, potete sempre contattarlo tramite la mail redazione@tuttoggi.info. A noi non resta che salutare il Dottor Fiacco, e dargli appuntamento tra due settimane, per nuovi preziosi consigli. Questa volta si parlerà di risarcimenti per ‘vacanze da dimenticare’.