I lavori del consiglio regionale sono stati interrotti dalla manifestazione messa in campo dal Comitato 23 ottobre, che da qualche giorno sta presidiando piazza Italia a Perugia per chiedere che sia fatta verità in merito all'operazione Brushwood, oltre a richiedere la scarcerazione di Michele Fabiani e la liberazione degli altri tre spoletini attualmente agli arresti domiciliari.
Una seduta importante, quella di oggi in consiglio regionale, dove si stava discutendo del Dap, il documento annuale di programmazione. E la sospensione dei lavori da parte del presidente del consiglio regionale Tippolotti per cercare di calmare i manifestanti del Comitato 23 ottobre ha fatto inferocire i consiglieri regionali di centrodestra.
Ma almeno il Comitato nato dopo l'operazione del 23 ottobre scorso è riuscito nel proprio intento: nel corso della seduta del consiglio regionale è stato infatti letto un documento da parte del Comitato. Documento che è stato acquisito agli atti del consiglio. Provocando lo sdegno del centrodestra nel consiglio regionale, tra cui il consigliere di An Lignani Marchesani che qualche tempo fa in una circolare interna ad An “ordinò” di votare atti di solidarietà agli spoletini arrestati ed alle loro famiglie. I consiglieri di minoranza hanno divulgato un documento di contestazione in merito a questa vicenda:
“E' la prima volta in quasi 40 anni di storia del Consiglio Regionale – scrivono in una nota gli esponenti di opposizione – che la massima istituzione umbra viene impedita nei suoi lavori a causa di decine di manifestanti che, non si sa bene da chi autorizzati, invece di assistere con rispetto alla seduta, hanno alzato decine di cartelli per manifestare all'interno dell'Assemblea legislativa. La manifestazione era organizzata per sollecitare la scarcerazione dei presunti mandanti delle minacce, per lettera, con l'invio di alcuniproiettili, alla presidente della Regione Lorenzetti. A nulla è valso il cortese invito da parte della vice presidente Urbani di desistere da un atteggiamento mai consentito prima di oggi da alcun presidente, e vietato dal regolamento. Nonostante ciò la manifestazione è proseguita durante l'intervento dell'assessore Riommi. Soltanto quando alcuni consiglieri di opposizione hanno chiesto l'intervento diretto del presidente Tippolotti, questi si è presentato in Aula e, dopo aver ripetuto ai manifestanti l'invito a tenere un comportamento consono alla sede istituzionale, ha ritenuto di sospendere la seduta per trattare personalmente con loro. A questi – prosegue la nota – è stato consentito di leggere un proclamache il presidente Tippolotti ha poi, incredibilmente, recepito ed acquisito agli atti, in forma ufficiale. I consiglieri di opposizione per protesta hanno deciso di abbandonare i lavori, delegando il consigliere Lignani Marchesani, relatore di minoranza sul Dap, a rimanere in Aula e manifestare lo sdegno per l'accaduto. Tutti i consiglieri del centro destra – conclude la nota – presenteranno una mozione di sfiducia nei confronti del presidente Tippolotti che, in altre circostanze, ha impedito con rigore qualsiasi analoga manifestazione, mentre in questa occasione ha manifestato una parzialitàinaccettabile”.