Dopo un lungo e travagliato dibattito che ha coinvolto l’intero Paese, il Parlamento, a poche settimane dal suo scioglimento, ha deliberato la legge sul fine vita. Gli 8 articoli della nuova normativa contengono diverse ed importanti modifiche in materia di consenso informato. Ma la novità più importante della legge sul biotestamento è rappresentata dalle DAT (ovvero dalle disposizioni anticipate di trattamento), con tutte le problematiche di ordine applicativo che le stesse sembrano proporre agli operatori e ai cittadini.
E’ per questo che sabato 17 febbraio alle ore 15.30 presso la Sala del Dottorato delle Logge di San Lorenzo a Perugia, l’Archidiocesi di Perugia – Ufficio Pastorale Diocesano della Sanità, in collaborazione con l’Associazione dei Medici Cattolici Italiani (ANMCI), l’Unione dei Giuristi Cattolici Italiani (UGCI) e il Movimento Ecclesiale di Promozione Culturale (MEIC), ha organizzato un seminario sul tema: “DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento): autodeterminazione e consenso informato”.
I problemi etico – giuridici – sanitari, che l’applicazione della nuova normativa comporta saranno posti da monsignor Paolo Giulietti, Vicario dell’Archidiocesi di Perugia – Città della Pieve, dal professor avvocato Simone Budelli (Presidente dei Giuristi Cattolici), dal professor Carlo Cirotto, (Presidente MEIC) e da Marco Dottorini, (Presidente AMCI). A tentare di dare delle risposte operative saranno invece chiamati: il professor avvocato Francesco Vitelli (Università degli Studi di Macerata), che illustrerà i contenuti della legge; la professoressa Assuntina Morresi (Docente dell’Università degli Studi di Perugia e Componente del Comitato Nazionale per la Bioetica) esporrà le problematiche etiche legate al consenso informato e al biotestamento; infine, il dottor Giuseppe Battimelli (Vice Presidente Nazionale AMCI), sarà chiamato ad illustrare i problemi legati all’autodeterminazione e ai diritti del paziente in relazione ai doveri di cura del medico.
Mons. Giulietti, nel sottolineare la particolare attenzione-sensibilità della Chiesa per questa delicata materia, ricorda: “La normativa sulle ‘DAT’ è per molti versi preoccupante ed è necessario che i suoi lati problematici siano evidenziati e fatti conoscere. Un approccio multidisciplinare, qual è quello attuato nel presente seminario, è indispensabile per un’analisi approfondita e per prospettare soluzioni alternative“.
Il convegno è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Perugia.