“Solidità finanziaria, scelte prudenti, significativo margine di potenzialità fiscale disponibile”. Un bilancio con i conti in ordine, dunque, quello della Regione Umbria, che “ha rispettato il patto di stabilità interno, ha utilizzato la propria capacità di indebitamento al di sotto del limite consentito dalla legge, non ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria, non è stata sottoposta ai piani di rientro in sanità, non è mai stata stata destinataria di segnalazioni della Corte dei Conti per squilibri di bilancio, presenta una situazione di tesoreria priva di criticità e i rendiconti regionali sempre parificati”. Il documento è in discussione oggi e domani (4 e 5 aprile) in Consiglio Regionale a Palazzo Cesaroni.
Le tasse, come anche la presidente Marini ha sottolineato più volte, restano invariate anche per quest’anno. La pressione fiscale resta dunque inalterata nell’ultimo decennio. “Sono state cancellate tutte le tasse di concessione, ad eccezione di caccia, pesca e raccolta tartufi; non è stata applicata l’imposta regionale sulle emissione sonora degli aerei; non è aumentata la tassa automobilistica, l’addizionale regionale sul gas metano è al minimo, l’Irap è stata ridotta in maniera selettiva”. Anche i tributi regionali restano invariati per la manovra di bilancio 2016-2018. E sembra non pesare neppure la riforma Delrio, che piuttosto, si legge in una nota dell’ente, ha fatto sì che ci si muovesse verso “una ulteriore razionalizzazione delle spese di funzionamento dell’ente”.
Nella manovra c’è inoltre la conferma di agevolazioni ed esenzioni, con la soppressione dell’imposta regionale sulla benzina di 2,5 centesimi il litro per finanziare la ricostruzione del sisma di Marsciano; mantenuta la riduzione del 50 per cento dell’Irap per le cooperative sociali di tipo A e l’esenzione totale per quelle di tipo B; riduzione del 10 per cento della tassa auto per i vicoli storici. I 10milioni di investimenti, con ricorso al mercato, serviranno per 2,1milioni all’acquisto e manutenzione dei beni immobili, in particolare per quelli per il diritto alla studio di Perugia, 3 milioni per le infrastrutture per la mobilità e trasporto; 2,2 milioni per la forestazione e l’economia montana; 500mila euro per l’impiantistica sportiva, 500mila per il sistema museale; 1,7 milioni per il cofinanziamento del programma di investimenti.
Centrale, nelle scelte di bilancio, il cofinanziamento della programmazione comunitaria, visto che le risorse per l’intera programmazione 2014/2020 sono di 1,471 miliardi di euro di cui 239 milioni a carico della Regione.
L’impatto del bilancio regionale determinato dalla riforma delle Province che ha un costo totale solo per il personale di 8,9 milioni di euro, di cui 7,4 a carico del bilancio della Regione, a cui vanno sommate le spese di natura indiretta per circa un milione e mezzo di euro. Senza considerare il personale arrivato dalle Province, la spesa per il personale della Regione è di 58,2 milioni di euro nel 2016, in costante diminuzione negli ultimi anni.
Passando al ddl Stabilità 2016, si trovano 13 articoli. Il testo prevede, tra le altre cose, un contributo di 10mila euro per la Fondazione centro studi ‘Aldo Capitini’ di Perugia; 100mila euro per la formazione del personale regionale; 500mila euro per la realizzazione di manifestazioni ed eventi per la promozione in Umbria del Giubileo della Misericordia; sostegno all’assistenza legale per gli obbligazionisti umbri danneggiati dalla situazione di crisi degli istituti bancari Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti; 2 milioni di euro, utilizzando le maggiori risorse derivanti dall’aumento delle tariffe del demanio idrico, a favore degli enti locali in cui sono collocati gli impianti di derivazione di acque pubbliche ad uso idroelettrico; ricondurre l’attività della Film commission all’interno dell’ufficio turismo della Regione.
Infine nel ddl collegato, si nota la riduzione del 15 per cento del canone di concessione delle aziende agrarie che fanno parte del patrimonio regionale; proroga del fondo di autoritenzione regionale per le aziende sanitarie, norma di autotutela per la gestione rischi; istituzione dell’Organismo strumentale per gli interventi europei che agevola la gestione finanziaria degli interventi finanziati dalle risorse europee; autorizzazione agli enti strumentali della Regione ad attivare anticipazioni di cassa.
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