Approvato lo schema di bilancio della provincia di Terni. Pernazza "Mancano entrate da Rc auto e Ipt a causa del Covid e della guerra"
Il consiglio provinciale di Terni ha approvato l’adozione dello schema di bilancio 2023-2025. Nel corso del dibattito la presidente Laura Pernazza ha sottolineato la condotta oculata dell’ente “che – ha detto – ci ha permesso, tra le altre cose, di far fronte alla diminuzione di alcune entrate, come ad esempio Rc auto e Ipt, a causa del calo delle vendite dovute prima al covid e poi alla guerra”.
Assunzioni
“La Provincia – ha rimarcato la presidente – è un ente che guarda al futuro e che vuole essere sempre di più casa dei Comuni e riferimento per i territori. Per centrare questi obiettivi abbiamo avviato una serie di iniziative che puntano ad ammodernare la macchina amministrativa con nuove assunzioni allo scopo di supportare i Comuni, soprattutto i più piccoli, e di gestire al meglio anche l’importante partita dei fondi del Pnrr. Rispetto al passato – ha osservato sempre la Pernazza – la Provincia costa meno in termini di personale ed ha aumentato la sua capacità operativa”.
Difficoltà su viabilità, edilizia scolastica e polizia provinciale
Il percorso non è concluso. La riforma Delrio – ha fatto notare – ha sguarnito tutti i settori dell’amministrazione e oggi scontiamo difficoltà per esempio su viabilità, edilizia scolastica, polizia provinciale alla quale, tra l’altro, la legge di bilancio ha assegnato il coordinamento del contenimento della fauna selvatica, un problema che stiamo affrontando con determinazione per trovare soluzioni adeguate. Abbiamo riorganizzato l’ente in due aree, con altrettanti dirigenti – ha poi aggiunto – e aggiungeremo ora una struttura di segreteria con un segretario generale a tempo pieno per gestire al meglio la macchina amministrativa e farci trovare pronti se alle Province, come sembra, saranno riassegnate funzioni e organi politici.
Scuola e Pnrr
“Abbiamo riorganizzato gli spazi interni per contenere i costi delle utenze ed abbiamo destinato una parte di Palazzo Bazzani all’Ufficio scolastico regionale. E’ un segnale importante di vicinanza della Provincia al territorio, alla città e alle istituzioni”, ha affermato la presidente che poi ha proseguito: “il bilancio concentra importanti risorse sull’edilizia scolastica anche con fondi Pnrr che verranno utilizzati su tutte le scuole, altrettanto importante l’impegno su strade, ponti e viadotti. Sulla viabilità in particolare – ha rimarcato – ereditiamo dalle passate amministrazioni una situazione difficile alla quale stiamo facendo fronte con risorse dell’ente e con fondi statali e regionali, ma occorre definire con la Regione le partite ancora pendenti in termini di finanziamenti per la sicurezza stradale.
Provincia ente di area vasta
“Stiamo lavorando – ha concluso la presidente – affinché la Provincia sia sempre più un vero ente di area vasta. Lo stiamo facendo concretamente con le visite che ho personalmente fatto ai sindaci, con il contatto continuo con loro e con i territori e con la volontà di convocare prossimamente consigli provinciali itineranti nei vari comuni della provincia”.
Bilancio, ciò che ‘manca’
Nel dibattito sono intervenuti alcuni consiglieri. Daniele Longaroni, capogruppo di Nuova Provincia Terni, ha rimarcato i problemi che ancora esistono su molte strade della rete provinciale che riguardano la sicurezza e sulle scuole ed ha chiesto maggiore attenzione per i territori. Ha inoltre sollevato la questione della fruizione e della gestione delle strutture sportive sostenendo che ai cittadini va garantito il diritto allo sport e alle attività sociali.
Bilancio ok
Gianni Daniele, capogruppo di Provincia Libera, ha parlato di bilancio scrupoloso e rispondendo al consigliere Longaroni ha detto che “se le Province sono in queste condizioni la colpa non è certo del centrodestra. Longaroni oggi solleva problemi sulla viabilità ma non lo ha mai fatto in passato quando era già consigliere”. Infine ha espresso un giudizio molto positivo sull’idea dei consigli provinciali itineranti e sull’assunzione di un segretario generale a tempo pieno.