Filcams: perdita del posto per gli operatori storici del servizio, alcuni da gennaio rimasti senza lavoro
Ancora gli appalti di servizi comunali nel mirino dei sindacati. La Filcams Cgil di Perugia denuncia “l’ennesimo cambio di appalto di un servizio pubblico in cui a rimetterci – e pure parecchio – sono lavoratrici e lavoratori”. Relativo, questa volta, al sistema delle biblioteche del Comune di Perugia, dove un travagliato cambio di gestione, con ricorsi al Tar e controricorsi al Consiglio di Stato, ha prodotto alla fine la perdita del posto per gli operatori storici del servizio (alcuni anche con 20 anni di anzianità ed esperienza). E per 7 di loro (quelli che non hanno trovato una nuova collocazione) anche la perdita di ogni forma di reddito da gennaio 2022.
La denuncia della Filcams Cgil
La Filcams Cgil di Perugia in dall’inizio della vicenda (il cambio di appalto risale al 2020) ha affiancato lavoratrici e lavoratori della società uscente (la cooperativa Il Telaio e CoopCulture) e ha cercato di garantirne il riassorbimento da parte del nuovo soggetto appaltatore.
“Purtroppo – accusa il sindacato – l’assenza di una chiara e stringente clausola sociale nel capitolato predisposto dal Comune ha consentito alla società subentrante di avere le mani libere e di lavarsi la coscienza con un’offerta di assunzione per le lavoratrici e i lavoratori del vecchio appalto rimasti ancora fermi davvero inaccettabile: contratto a termine, cambio peggiorativo di Ccnl (da quello del commercio al multiservizi, contratto solitamente utilizzato per i lavori di pulizia), riduzione di orario da un full-time a 20-24 ore settimanali. Il tutto per personale altamente qualificato e con anni e anni di esperienza”.
Niente cassa integrazione, dubbi sul Tfr
Nel frattempo, la cassa integrazione che la vecchia società avrebbe dovuto attivare non si vede, mentre crescono i timori anche sul Tfr accumulato. “Siamo di fronte a una situazione insopportabile, nella quale la responsabilità dell’amministrazione pubblica appaltante è evidente – conclude la Filcams Cgil – chiediamo dunque che il Comune, insieme alle società interessate, si faccia carico di trovare una soluzione per questo personale che per molti anni ha garantito un sistema bibliotecario di grande livello e qualità”.