Il sindaco di Bevagna, Analita Polticchia, lancia l’allarme e chiama a raccolta i cittadini contro i tagli del Governo Nazionale, che rischiano seriamente di far saltare i conti comunali, con pesantissime ricadute sulla popolazione e sul Comune stesso.
In base alle prime proiezioni infatti, la città delle Gaite sarebbe tra le più penalizzate a livello regionale tanto che ‘il caso Bevagna’ verrà portato direttamente all’attenzione di Piero Fassino, presidente nazionale dell’associazione nazionale sindaci italiani, in vista del vertice con il Governo.
Il primo cittadino, Analita Polticchia, ha fatto sentire la propria voce nell’assemblea regionale dell’Anci di martedì, tanto che lo stesso rappresentante umbro, Francesco De Rebotti sindaco di Narni, si è impegnato a farsi portavoce delle proteste dei sindaci della regione, tenendo ben presente la questione bevanate.
‘Nonostante il grande impegno politico, istituzionale ed amministrativo che in questi anni di legislatura abbiamo portato avanti per scongiurare le possibilità di dissesto – tiene a precisare la Polticchia – ora che la situazione era sostanzialmente stabilizzata ci cade addosso questa tegola, che tra l’altro non tiene assolutamente in considerazione gli sforzi fatti per aver messo i conti in ordine. Una doppia beffa quindi, per noi amministratori e per i bevanati stessi’.
Se le decisioni governative non saranno cambiate, a Bevagna verranno a mancare circa 450mila euro, tra tagli al fondo di solidarietà, minori trasferimenti sul fronte dell’Imu e detrazioni dal decreto legge 66, questo nell’ambito di un bilancio che si aggira sui tre milioni e mezzo di euro.
‘Se così fosse diventerebbe praticamente impossibile chiudere il bilancio – spiega il sindaco, Analita Polticchia – e non certo per nostra responsabilità, che anzi, ce l’abbiamo messa tutta per avere tutte le carte in regola. Questa partita dobbiamo vincerla tutti insieme per il bene di Bevagna – annuncia – e presto convocherò una grande assemblea pubblica per mobilitare l’intera città in una battaglia che dovrà vedere uniti amministratori e cittadini per fare fronte comune. Noi vogliamo rivendicare il diritto di auto governarci, pensando in primis al bene della nostra comunità locale e del nostro territorio – ribadisce con forza il primo cittadino bevanate – non possono costringerci a restare dentro rigidi schemi e tabelle economiche, imponendoci un ruolo da esattori alla stregua di meri burocrati finanziari’.
