L'occasione era la visita a Verona per avviare i lavori dell'assemblea liberal popolare, la corrente dell'Udc che fa capo all'ex ministro Carlo Giovanardi.Con la nuova tenuta da tempo libero- completo blu su maglioncino blu girocollo – il Cavaliere lascia gli stand della Fiera dell'antiquariato ospitata nel complesso dell'Arsenale. Girando tra le bancarelle compera delle statuette in ceramica, della bigiotteria vintage americana e, soprattutto, regala un bracciale in oro e corallo alla moglie del vicesindaco di Verona, il centrista Alfredo Meocci, già direttore generale della Rai che gli fa da cicerone. La signora apprezza, Meocci un po' meno, tanto che commenta un po' impacciato: «Molto bello, un gesto carino quasi imbarazzante». Conclusa la visita, il Cavaliere si lascia andare a una battuta. «Ho scoperto il punto G delle donne… ». Pausa di sospensione per vedere l'effetto che fa. «… è l'ultima lettera della parola shopping », prosegue convinto di suscitare ilarità intorno a sé. Saluta anche alcune signore in là con gli anni con un «vi vedo un po' birichine fate le brave con i vostri fidanzati».
Certamente il Cavaliere non sarebbe stato così di buon umore se solo avesse immaginato cosa Daniele Luttazzi ,di nuovo in onda su La7 dopo il famoso ” Editto bulgaro “,gli aveva messo in serbo per la seconda serata dell'emittente targata Tronchetti Provera.
Con Decameron Luttazzi riparte appunto dall'«Editto bulgaro» e da un affondo contro il governo Prodi. Il programma del comico è cominciato, sabato in tarda serata, con le immagini dell'aprile 2002, quando l'allora premier, Silvio Berlusconi accusò lo stesso Luttazzi, Enzo Biagi e Michele Santoro, di «uso criminoso» della tv. Un editto che costrinse all'esilio mediatico, per lungo tempo i tre, subito allontanatti dagli schermi Rai. A suggello delle immagini una sonora pernacchia.E non è stata la cosa più delicata.Irriferibile il monologo sull'incontro con l'Ex Premier che vietava al Luttazzi di frequentare Barbara Berlusconi fatto in chiusura della trasmissione .
Ma mentre sparare sul Cavaliere è quasi un obbligo per il comico , l'affondo peggiore tocca al Vaticano , e li si arriva davvero alla scomunica .Al centro di una scenetta ambientata nell'antica Grecia, in un immaginario dialogo tra sofisti: «I preti che molestano i bambini vanno all'inferno? No, vanno a Los Angeles, dove la diocesi ha sborsato 660 milioni di dollari per risarcire le vittime. Il Vaticano è quello che non paga le tasse, la Chiesa cattolica è quella che incassa l'8 per mille. La pedofilia tocca solo alle chiese locali».
Un Luttazzi Furioso che forse ci mette un pò troppo personalismo ed alla fine non ha grosse novità .Speriamo recuperi nella seconda puntata.
carvan