L'uomo era stato fermato dalla Polizia stradale per un controllo nei pressi Massa Martana | Lo stupefacente trovato nella sua abitazione avrebbe permesso di confezionare 62 mila dosi per un valore di 250 mila euro
Una Ford Focus con dentro della marijuana, condotta da un 40enne italiano di Perugia, è stata fermata nei giorni scorsi dalla Polizia stradale lungo la E45, nei pressi di Massa Martana.
Durante il controllo gli agenti hanno individuato, nel bagagliaio della vettura, due borse di tela, una rossa di piccole dimensioni e un’altra grande di colore nero. Alla richiesta di mostrarne il contenuto, l’uomo si è subito rifiutato, sostenendo che all’interno vi erano solo abiti da lavoro.
Insospettiti da tale atteggiamento, i poliziotti hanno quindi perquisito l’auto e, all’interno del borsone nero, hanno rinvenuto 4 sacchi trasparenti in materiale plastico, contenenti marijuana essiccata, per un peso complessivo lordo di 10,200 kg.
Alla richiesta di giustificare il possesso della droga, il 40enne ha affermato di essere un produttore di canapa light, e che la sostanza rinvenuta faceva parte della sua produzione, pronta per essere venduta ai vari shop di Roma, dove si stava recando. L’uomo però era privo di qualsiasi documento che provasse quanto da lui affermato. Inoltre, gli involucri non avevano alcun tipo di etichettatura o stampigliatura che certificasse la filiera di produzione e il contenuto di principio attivo (THC).
La Polizia stradale di Todi ha quindi avviato gli accertamenti del caso, d’intesa con la Procura, effettuando un’altra perquisizione nella residenza perugina del 40enne. Qui, all’interno di alcune stanze dotate di apparecchiature e manufatti utilizzati per l’essiccazione della cannabis, è stato trovato più di un quintale di marijuana.
Tutta la sostanza è stata sottoposta a sequestro e, dalle analisi effettuate dalla Scientifica, è risultata illegale, con un principio attivo superiore al limite consentito. Il quantitativo trovato avrebbe portato addirittura al confezionamento di oltre 62.000 dosi medie singole, per un valore sul mercato illegale pari a 250.000 euro. Inevitabile il deferimento dell’uomo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia per violazione dell’art. 73 del D.P.R. 309/90.