Ogni giorno un colpo di scena. Dopo l’audio whatsapp e le relative querele (e querelle), la Prefettura avrebbe detto no alla richiesta di riconteggio delle schede elettorali avanzata da Catia Degli Esposti, la candidata di Lega e Liste civiche, terza classificata al ballottaggio con 52 voti di scarto e a fronte delle circa 300 schede nulle che – sosteneva la candidata tempo fa – “potrebbero essere state annullate per valutazioni magari dettate da inesperienza”.
Un paio di giorni fa, Degli Esposti aveva avanzato richiesta formale all’ufficio elettorale del Comune di Bastia Umbra che ha a sua volta inoltrato richiesta alla Prefettura; rimane da capire ora se sul tavolo c’è l’opzione del ricorso d’urgenza al Tar, paventata sempre nei giorni scorsi e poi momentaneamente accantonata. Ma siccome anche il riconteggio potrebbe certificare il terzo posto, si ragiona anche sul lungo periodo. E così, al di là degli attacchi politici, delle “accuse” e della voglia di “cambiamento” portati avanti al primo turno, i due centrodestra (che avevano tratto prima di spaccarsi sui nomi delle due assessore della giunta Ansideri) si annusano.
E così Paola Lungarotti lancia segnali di dialogo: “Tra noi e la Lega ci sono convergenze programmatiche, vorrei dialogare per abbassare i toni e rinfrancare i rapporti personali e politici e avviare una nuova fase di dialogo”, spiega la prima classificata al primo turno, con il segretario regionale leghista Virginio Caparvi che non dice di no: “Da parte della Lega c’è volontà di dialogare con la candidata Lungarotti, un confronto non si nega a nessuno se fatto con parole civili e non con epiteti vergognosi come si è già verificato. Ci aspettiamo un dialogo costruttivo che tenga conto del forte consenso registrato dalla compagine di Catia degli Esposti. Laddove si dovessero individuare dei percorsi da intraprendere – conclude Caparvi – questi non potrebbero che esistere se non con accordi formali”.
Rimane da capire cosa si intende per accordi formali: in caso di apparentamento, andrebbero rivisti tutti i seggi in consiglio comunale, mentre in caso di accordo politico la Lega si terrebbe i due seggi in consiglio (senza nulla togliere alla coalizione al primo turno: oltre a Degli Esposti, entrerebbe Jessica Migliorati, più votata con 115 preferenze) e potrebbe puntare anche a un assessorato.
Se questo andasse alla Degli Esposti (che libererebbe il posto per il primo dei non eletti, Prospero Calzolari), le quote rosa sarebbero di fatto rispettate, lasciando però “a piedi” donne votatissime e lungarottiane della prima ora come Daniela Brunelli, 202 preferenze nella civica Lungarotti sindaco, e Monica Bruschini, 104 preferenze, Fratelli d’Italia. Ed è tutto da capire cosa farà Insieme per Bastia della ex capogruppo del misto Fabrizia Renzini: rimasta fuori dal consiglio comunale, la ex consigliera si è opposta per anni alle politiche del centrodestra targato Ansideri, e si è alleata con Degli Esposti (dopo aver trattato con il centrosinistra) in un’ottica di cambiamento. Sul piatto non ci saranno i 2.000 voti e i 600 di Degli Esposti sindaco, ma si parla comunque di circa 400 voti “spendibili”.