E la montagna partorì il topolino. Con un pilatesco verdetto il giudice sportivo della F.I.P. ha stabilito che gara 3 dei quarti di play off serie C2, il derby spoletino, quinto della stagione, tra Giromondo e Virtus, deve essere ripetuto.
Gara sospesa, ricordiamo, a 50 secondi dalla fine del secondo quarto, con la Giromondo avanti 42-34, con quattro liberi da tirare e la successiva rimessa a favore, quando il giocatore della Virtus Alessadro Busti aggrediva, colpendolo, l'arbitro Regni di Corciano già subentrato al collega Stefanini, infortunatosi nel corso del primo quarto.
Il 37enne Alessandro Busti è stato con verdetto F.I.P. squalificato per 5 anni dai campi.
La decisione di ripetere il match è stata presa in base ad un regolamento che, alla luce dei fatti, potrebbe anche mostrare delle lacune, o quantomeno, delle molteplicità di interpretazione.
Tra queste anche la possibilità, d'ora in avanti, che chi veda la propria squadra soffrire o soccombere sul campo, possa tempestivamente provvedere a mettere fuori gioco gli arbitri per ottenere la ripetizione della gara. Non che Busti abbia premeditatamente concepito il suo deplorevole gesto, ancor più deplorevole perché compiuto di fronte ad un pubblico di oltre 600 persone di cui la maggior parte di giovane età. È ovvio però che tale precedente potrebbe portare notevole scompiglio in situazioni analoghe. Per non parlare poi dell' aspetto etico. Non si può negare infatti che i valori di lealtà sportiva e agonistica, esaltati in tutte le gare precedenti tra le due compagini, ne escano fortemente sviliti.
Ed ora, con che spirito le due squadre scenderanno in campo?
La Giromondo, dopo aver preso atto che il turno dei play off era stato superato e già stava preparando la sfida di semifinale contro la Leo Terni, è dovuta ritornare sui suoi passi e pensare di nuovo a degli avversari superati in 4 delle 5 gare precedenti. La Virtus, invece da parte sua, scenderà in campo senza Alessandro Busti – responsabile della delusione vissuta da tutti gli appassionati sportivi della città di Spoleto – per provare a conquistare un match che va assumendo connotati poco felici.
La società Giromondo ha più volte dichiarato in questi giorni la propria solidarietà agli arbitri della gara, tra l'altro ritenuti a ragione emergenti della loro categoria: Al signor Regni, che si era prestato a sostituire il collega Stefanini, infortunato, garantendo così la naturale prosecuzione della partita, e al signor Nenci che non si è sentito così sereno, dopo l'aggressione subita dal suo collega, da continuare da solo nell'arbitraggio. Qualche nota non polemica, ma amara sì, nel constatare l'assenza dei vertici regionali della F.I.P. in un incontro che, per tutti i suoi contenuti, poteva e doveva essere un autentico spot per la pallacanestro.”