Davide Baccarini
In questi giorni prenatalizi c’è stato un provvedimento dell’Amministrazione Comunale che sta facendo parlare molto i tifernati i quali, indignati o sorpresi, ci hanno segnalato la particolare questione. Protagonisti della vicenda sono la SSD Castello Group Srl e, appunto, il Comune tifernate.
La convenzione – La società sportiva Castello Group, grazie ad una convenzione formalizzata nel 2009, prese in gestione lo Stadio “Corrado Bernicchi” e l’antistadio “A.Agostinelli”. Ai fini della gestione, sempre nello stesso anno, stipulò anche dei contratti di durata decennale, per la “fornitura di Gas naturale a servizio degli impianti termici e di produzione di acqua calda sanitaria” di stadio e antistadio, con la società E.ON Energia S.p.a.
I fatti – In una “determinazione” presente nell’albo pretorio del sito comunale tifernate, appare però la seguente richiesta, risalente a una delibera del Consiglio comunale del 20 febbraio 2012, da parte della società sportiva Group Castello: “…una revisione contrattuale del rapporto di convenzione (del 2009, ndr) per la gestione degli impianti di riscaldamento e produzione acqua calda, con riferimento specifico all’aumento dei costi di gestione rispetto a quelli che erano stati indicati nel piano economico finanziario di affidamento… (in riferimento ndr) ai consistenti lavori di manutenzione straordinaria sostenuti dalla SSD Castello Group Srl effettuati per garantire la funzionalità degli impianti ed inoltre tesa a migliorare i rapporti con il Comune di Città di Castello in ordine al loro utilizzo”. In poche parole, la SSD Castello Group Srl, dati gli aumenti delle spese di gestione degli impianti rispetto ai primi anni, ha dovuto chiedere una sorta di aiuto finanziario al comune tifernate. Quest’ultimo, quindi, ha provveduto a stanziare, da quest’anno, 63'000 euro (annue per la durata del contrattto) alla società sportiva e a prendere in carico le spese relative alle forniture di gas, luce ed acqua, pagando, nel 2013, l’arretrato richiesto dalla ditta E.On, per un totale di 42’194,06 euro, di cui 10'762,25 euro sono “quota a carico della SSD Castello Group”, che sarà però pagata dall’Amministrazione. Poiché questa “quota” spettante alla società sportiva è già stata compensata dal Comune, la corresponsione annuale, nel 2014, non sarà di 63'000 ma di 52'237,75 euro.
La vicenda, capitata in un momento economicamente delicato e precario, ha fatto il giro dei social network e delle piazze cittadine. Ai tifernati è ovviamente rimasto impresso il semplice fatto che il Comune debba pagare “le bollette” di una società sportiva avente in gestione i suoi stessi impianti. La quota annuale di 63'000 euro annue erogate alla società sportiva, ha già di per sé fatto storcere il naso a molti. Il pagamento delle varie utenze arretrate a cui penserà il Comune, invece, non ha fatto che alimentare i malumori di fine anno e la domanda sempre più frequente: “Perché a noi no?”.