Si è da poco conclusa la quattro giorni organizzata a Foligno da Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti. Per tirare le somme TO ha sentito telefonicamente uno degli organizzatori e membro del Circolo di Rifondazione di Foligno, Alessandro Pacini.
Estremamente soddisfatto per l’ottimo riscontro di pubblico e critica per ognuno degli avvenimenti organizzati, Pacini ha riassunto le varie sfaccettature dell’iniziativa tenutasi presso la taverna del Rione Ammanniti.
Se dal punto di vista musicale, con i concerti organizzati in seconda serata, il successo poteva essere prevedibile, la maggiore sorpresa si è avuta per le presenze agli incontri in programma nel tardo pomeriggio dei giorni 28, 29 e 31 ottobre. Straordinariamente partecipato anche l’esibizione del giovane folignate, di già affermato talento pianistico, Giovanni Guidi (guarda l'esibizione).
Per quanto riguarda la parte di dibattito e approfondimento della manifestazione, nei quattro giorni si sono avvicendate sul palco diverse figure politiche che hanno trattato argomenti difficili quanto delicati. Ha aperto Paolo Ferrero, Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista, che il primo giorno nella conferenza con il maggiore riscontro partecipativo, intervistato da Cinzia Gubbini giornalista folignate de Il Manifesto, ha tenuto un incontro su crisi e liberismo. L’attenzione si è focalizzata, tra l’altro, sulla critica al governo unico soggetto ritenuto principale attore della crisi attuale.
Il giorno 29 protagonista è stato Giuliano Giuliani (Haidi Giuliani, in programma, era bloccata dall’alluvione in Liguria) padre di Carlo che, a 10 anni dalla disgrazia avvenuta durante il G8 di Genova, ha ricordato il figlio, l’irruzione alla scuola Diaz e tutti i punti oscuri ad essi correlati e ad oggi ancora in sospeso.
L’ultimo giorno è stata la volta dell’On. Giovanni Russo Spena, su un palco su cui è pesata l’assenza di Giovanni Impastato, compensata da una delegazione del movimento Giovani contro le mafie di Foligno. Spena ha ribadito la necessità di combattere la rete di relazioni criminali intessuta tra le più influenti sfere della vita quotidiana, diffidando dallo stereotipo del mafioso siculo con coppola e lupara ancora presente nell’immaginario popolare.
Ad allietare le varie serate, si sono poi avvicendati I Sei Ottavi, tribute band di Rino Gaetano, i Rosso Piceno, folk band rivelazione dalle Marche, The Skaouts band ska composta da ben 11 elementi e per finire i Ladrones, rock’n roll band di Città di Castello.
In ultimo, Alessandro Pacini ha tenuto a sottolineare come, per legare gli incontri ai concerti, abbiano utilizzato la cucina del rione per allestire un servizio ristorante, avvalendosi della collaborazione di Francesco Mariani, che ha magnificamente cucinato con prodotti a km zero: dalla pasta fatta in casa all’olio nuovo, dal cinghiale al tartufo.
Parole di particolare ringraziamento sono state infine spese dall’organizzatore per i Giovani Comunisti della federazione di Perugia, per i Circoli Umbri di Rifondazione Comunista, per Giovanni Guidi e in generale per i militanti dei circoli regionali.
(fm)