I carabinieri sono stati chiamati da un residente che ha notato l'auto nei pressi della propria abitazione, gli strumenti (di cui non è consentito il porto senza giustificato motivi) sono stati sequestrati e entrambi gli occupanti denunciati
Movimenti “strani” anche nel piccolo Comune di Monte Santa Maria Tiberina, dove due uomini sono stati denunciati in stato di libertà per “porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere”.
I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, quando alla centrale operativa dei carabinieri è arrivata una richiesta di intervento proprio da parte di un cittadino montesco, che in tarda serata aveva segnalato la presenza di un’auto sospetta nei pressi della propria abitazione, in una zona isolata del territorio.
I militari, subito intervenuti, hanno intercettato il veicolo segnalato, che già era stato bloccato dalla vettura di un familiare della persona che aveva richiesto l’intervento al 112. Le forze dell’ordine hanno fatto sapere che “gli accertamenti hanno consentito di ricondurre la segnalazione a questioni note e che hanno già avuto risvolti anche di carattere penale“.
I carabinieri, che hanno identificato i presenti nel bel mezzo di un animato diverbio, hanno quindi ispezionato l’auto sospetta – con all’interno un 54enne e un 64enne residenti nel Tifernate – trovando due roncole ed un’accetta, di cui non è consentito il porto senza giustificato motivo. Entrambi gli occupanti dell’auto, che non hanno saputo spiegare la presenza di quegli strumenti (poi sequestrati), sono stati deferiti alla Procura della Repubblica.