“Non accettiamo nel modo più assoluto che l’aumento dell’Iva, una misura che Confcommercio ha duramente contestato, sia l’occasione per scatenare l’ennesima caccia alle streghe che ha l’obiettivo di screditare il mondo del commercio”. Con queste parole Aldo Amoni, presidente della Confcommercio dell’Umbria, commenta oggi il dibattito sorto dopo l'operazione della Guardia di Finanza di ieri svolta in 200 attività commerciali della provincia di Perugia, anche contro il carovita.
“In un momento di crisi così profonda, in cui imprese e famiglie stanno soffrendo da molto tempo – aggiunge il presidente di Confcommercio – riconosciamo come fondate solo le analisi serie sulle dinamiche di mercato e sull’inflazione, e respingiamo al mittente le accuse rivolte al settore della distribuzione circa atteggiamenti speculativi in atto, evidentemente strumentali ed inattendibili”.
Tra i fenomeni messi in luce dalla Gdf, infatti, grande risalto ha avuto ieri l'ingiustificato aumento dei prezzi da parte di alcuni commercianti (si parla sia di piccoli venditori che di ipermercati) “approfittando” delle correzioni dettate dall'aumento dell'Iva, passata dal 20 al 21 per cento con l'ultima manovra finanziaria “anti crisi”.
Secondo Amoni, “ci sono intere categorie di commercianti che hanno scelto di assorbire interamente l’aumento dell’Iva, pur a prezzo di sacrifici. Chi aveva i margini per sterilizzare gli effetti dell’aumento dell’Iva lo ha certamente fatto; chi non aveva questi margini è stato costretto a trasferire sui prezzi tutto o in parte l’aumento dell’Iva, che comunque esplicherà in pieno i suoi effetti ad ottobre.
La tempistica delle rilevazioni dei prezzi non ha infatti consentito di incorporare l’aumento dell’aliquota Iva. Il sistema distributivo nel suo insieme, inoltre, da anni svolge un ruolo di ammortizzatore delle tensioni inflazionistiche che si generano a monte”.
L'esponente di Confcommercio ha poi ricordato la posizione dell'associazione di categoria, da sempre contraria all'aumento di uno o più punti percentuali di Iva, riferendo poi le parole del Garante per la sorveglianza dei prezzi Roberto Sambuco, secondo cui “al momento non ci sono fenomeni speculativi gravi e così diffusi in conseguenza della decisione dell'aumento dell'Iva dell'1% avviato nel settembre scorso''. (fda)