“Ieri il Governo, dopo troppe settimane, ha risposto a una interrogazione che, insieme alla deputata Ascani, e sottoscritta dal capogruppo Del Rio, avevamo presentato per chiedere immediata attivazione dell’Esecutivo sulla vicenda e le prospettive delle Acciaierie di Terni”. È quanto fa sapere il deputato del PD Walter Verini che, nel commentare la risposta avuta dal sottosegretario Crippa, si è detto insoddisfatto per l’evasività dei contenuti e la poca chiarezza sul futuro degli stabilimenti di Viale Brin.
“La risposta è stata secondo noi attendista ed evasiva – sottolinea Verini – Il sottosegretario Crippa si è semplicemente limitato a fotografare la situazione, confermando una sostanziale incapacità del Governo a voler provare ad orientare politiche industriali e iniziative in settori strategici come quello dell’acciaio e del sito ternano in particolare”
Il deputato dem rimarca l’assenza del Ministro Di Maio all’ultimo vertice di Via Molise, dove, negli uffici del Mise, il leader del M5S non ha partecipato al tavolo convocato con l’azienda, ribadendo le preoccupazioni delle istituzioni locali sulle politiche industriali della multinazionale tedesca, visto Thyssen ha chiaramente fatto sapere che Ast non è strategico per il gruppo tedesco, anche se ancora non in vendita.
“Del resto – incalza Verini – l’assenza del Ministro Di Maio al tavolo sull’AST di una ventina di giorni fa aveva rappresentato plasticamente questa situazione. Per questo abbiamo replicato al Governo rappresentando le forti preoccupazioni che sul futuro delle Acciaierie hanno espresso lavoratori e sindacati, Regione Umbria e comunità ternana, dopo che Thyssen ha dichiarato di non ritenere strategico lo stabilimento di Terni, pur non pensando alla sua vendita”.
“Per questo è necessario – conclude il deputato dem – non limitarsi ad attendere decisioni della multinazionale che rischiano di aumentare incertezze, ma di incalzare la stessa per decisioni chiare e comunque per un nuovo e serio piano industriale che garantisca incremento della produttività e dell’occupazione. AST, insomma, non è mai stata ne è una questione locale o regionale, ma un pezzo strategico delle politiche industriali del Paese”.