Nella giornata di oggi sarebbero dovute uscire le date del referendum degli operai per votare l’ipotesi di accordo raggiunta lo scorso 3 dicembre al mise di Roma. Ma qualcosa deve essere andato storto, visto che una nota a sigle congiunte dei sindacati evidenzia che la situazione è ancora di difficile interpretazione: “A fronte della richiesta d’incontro effettuata dalle Segreterie Provinciali di Fim-Fiom-Uilm-Ugl all’Amministratore Delegato di Ast in merito a chiarimenti rispetto alla gestione dell’ipotesi di accordo sottoscritto il 3 dicembre 2014 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto oggi il primo confronto successivo all’intesa stessa”.
“Le Organizzazioni Sindacali -prosegue la nota- hanno registrato complessivamente un atteggiamento di potenziale inadempienza rispetto a quanto discusso e definito in sede Ministeriale. Relativamente alla gestione, del tempo intercorso dall’ipotesi di accordo ad oggi, si sono inoltre verificati atteggiamenti, da parte del management aziendale, palesemente in contraddizione al ripristino di corrette relazioni sindacali ed industriali. Riteniamo, anche a fronte della complessità dell’intesa raggiunta, necessario un chiarimento, in sede Ministeriale, sul come procedere nella modalità di gestione per fornire a tutti i sogggetti firmatari dell’accordo ed ai lavoratori elementi di chiarezza e di certezza anche in ragione di quanto preliminarmente discusso in questi giorni dalla R.S.U. in sede aziendale”.