”Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente!”, diceva Mao, e ad Assisi i passaggi che porteranno alla scelta del candidato sindaco rischiano di passare a breve dalla fanta-politica alla fantascienza, passando per la lettura del pensiero e senza dimenticare i fondi di caffè. E se i “rumors” di piazza che dicono tutto e il contrario di tutto, nei caminetti politici dove tutto si decide la situazione sarebbe tutto sommato ben definita. Con due candidati quasi certi e molte possibilità che i candidati entrati Papa in conclave ne escano anche nominati.
Qui centrosinistra con Stoppini favorito
A sinistra l’unità annunciata dal Patto Avanti (Pd, Movimento 5 Stelle e civiche) nei giorni scorsi dovrebbe essere al seguito di Valter Stoppini, sindaco ff in quota Pd che Proietti volle fortemente al suo fianco dieci anni fa, quando al debutto in politica segnò il record di preferenze, poi confermato cinque anni dopo. I malumori di alcuni esponenti civici che avevano trovato nell’ex sindaca, loro fondatrice, il trait d’union tra un civismo che guarda a sinistra ma anche molto a destra (diversi i ‘mi piace’ di apprezzamento di alcuni esponenti civici ai post del segretario regionale di FI, Romizi, e della premier Giorgia Meloni e che oggi non sarebbero del tutto a suo agio nel sostenere un candidato del Pd), sarebbero apparentemente mal di pancia più strombazzati ai quattro venti che reali.
Anche perché, è il ragionamento di fondo, sarebbe paradossale se l’esperienza del “modello Assisi” – che Proietti ha esportato in Regione e di cui si sta facendo portabandiera anche nelle Marche grazie al rapporto con l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, probabile frontman del centrosinistra – fosse pensionata proprio nella città in cui tutto è nato. Tra l’altro con l’aggravante di “diseredare” da suo successore quel Valter Stoppini che dieci anni fa volle – a rischio di rottamare l’alleanza pochi giorni dopo dalla vittoria elettorale – come suo vicesindaco, sfidando anche il Partito Democratico che avrebbe preferito come vice un nome più rodato anziché un debuttante, seppur recordman di preferenze.
Alla fine insomma la “quadra” dovrebbe trovarsi e sarà sul nome dell’attuale sindaco ff che – nel mentre – continua a girare per tutto il Comune, a stringere mani e a portare gagliardetti, con un occhio alla campagna elettorale e che anche nell’ultimo consiglio comunale ha parlato da candidato sindaco in pectore.
Vero è, però, che in molti avrebbero preferito una ex sindaca più “decisionista” sul suo successore, così da evitare rumors e duelli, soprattutto mediatici, tra il vicesindaco e l’assessore Veronica Cavallucci, altro volto del cinismo, o ipotetici terzi nomi che vengono fatti tra l’altro spesso tirando in ballo il nome della ex sindaca, non è chiaro quanto perché esponenti del “Proietti-pensiero” e quanto per confondere/avvelenare le acque.
Qui centrodestra: tutto pronto per il ‘battesimo’ di Eolo Cicogna
Anche perché un domani a rilanciare le spaccature, vere o mediatiche, potrebbe essere il centrodestra agguerrito dopo due sconfitte elettorali in Comune e quella in Regione. Detto che anche la minoranza ha affossato due candidature a sindaco di esponenti delle forze dell’ordine – nomi lanciati in pasto all’opinione pubblica prima ancora che ci fosse un accordo di tutta la coalizione sul loro nome – ora avrebbe trovato un volto competitivo, proposto da parte della borghesia locale (soprattutto angelana) a partiti in cerca di un nome giusto con cui affrontare la corazzata del Patto Avanti. Identikit che risponde al nome di Eolo Cicogna: angelano, descritto come di grande cultura e molto conosciuto anche nel sociale e nel mondo religioso, direttore di banca con il “pallino” che al titolo di bancario (ossia impiegato in banca) preferisce quello di banchiere (con cui si indicano da qualche tempo non solo i proprietari di banche ma anche i dirigenti) sarebbe il civico che potrebbe unire mondo civico e anche forze politiche. Tra qualche ora, pare, dovrebbe arrivare il suo “battesimo” a front runner del centrodestra.