A causa del prolungato ed eccessivo caldo l’amministrazione comunale di Assisi ha emesso due ordinanze, una in merito al rischio incendi e l’altra per l’uso razionale della risorsa idrica.
Il primo provvedimento si rende necessario per evitare il propagarsi di incendi che possono determinare situazioni pregiudizievoli per la salute, l’incolumità delle persone e il danno di strutture.
Il sindaco ha ordinato fino al 30 settembre ai privati e agli enti proprietari, affittuari, possessori o detentori di aree, presenti sul territorio comunale di provvedere alla immediata pulizia e rimozione sia della vegetazione secca sia di qualsiasi materiale infiammabile presenti lungo tutto il perimetro degli edifici e al confine di strade, per una fascia di almeno 15 metri di larghezza; identica disposizione di pulizia e rimozione degli stessi oggetti per chi ha edifici o terreni adiacenti a linee ferroviarie fino a 20 metri dal confine. .
La seconda ordinanza nasce dalla stessa esigenza, di allerta meteo, e quindi dall’aumento del consumo di acqua. A volte il maggior consumo del pubblico acquedotto deriva dall’irrigazione di orti e giardini, dal lavaggio di autoveicoli e dal riempimento di piscine, causando anomali picchi di domanda con conseguenti carenze della risorsa idrica per l’uso potabile e igienico-sanitario.
Il senso dell’ordinanza valida fino al 30 settembre è di vietare l’uso dell’acqua pubblica per scopi diversi da quelli domestici e igienico-sanitari, tranne ovviamente le dovute eccezioni regolate da specifiche autorizzazioni, e contenere così gli sprechi di una risorsa preziosa.
Le violazioni a tali direttive saranno punite con una sanzione amministrativa da 250 euro a 500.
Per info www.comune.assisi.pg.it