Non la faremo troppo lunga. Spoleto deve decidersi se è una città rassegnata al destino cinico e “baro” o se invece è una comunità che reagisce e si indigna.
Si registra, dopo gli acquazzoni di domenica e lunedì scorsi, l’ennesimo allagamento del Palazzetto di Via Martiri della Resistenza, detto anche Palavecchio, glorioso campo di gioco di molte squadre cittadine, tra cui la Cestistica Spoletina e la Giromondo Basket, solo per citare alcune di quelle che stanno subendo il danno più consistente dagli effetti metereologici.
Il tutto nonostante si sia provveduto in più occasioni ad interventi sulla copertura dello stesso. Uno dei più consistenti è stato quello del 2017 -2018 quando si mise mano al rifacimento degli spogliatoi e della copertura per un importo di circa 75mila euro, salvo poi scoprire che il tetto era così malandato, salvo problema amianto, che per finire la pratica sarebbero occorsi altri 10mila euro. Mai trovati.
E nonostante le toppe l’acqua non ha mai smesso di fluire copiosa in ruscelletti sulle colonne perimetrali e pioggerellina fina al centro del campo da gioco. e per questo motivo qualche squadra ci ha rimesso soldi e punteggi dovendo annullare, per ingiustificato motivo, qualche match.
Tre amministrazioni, inclusa l’attuale, non hanno trovato il bandolo della matassa, accampando o problemi burocratici o mancanza di fondi.
E non si sa se la giustificazione sia più disarmante, o irritante. Del resto non è che le altre strutture sportive comunali spoletine godano di ottima salute. Basta fare un salto al Palarota o al complesso di San Martino in Trignano per rendersi conto, senza poi affrontare il tema palestre scolastiche che in ogni caso attengono alla cura della Provincia ma che spesso, per i motivi di cui sopra, diventano il salvagente delle squadre spoletine.
La pioggia non sa che farsene dei problemi burocratici o dalla rassegnazione. Lei scende, per definizione, e allaga anche!
A volte verrebbe voglia di stare in un territorio vulcanico, e che una bella eruzione si porti via tutto.
Foto dell’ultimo disastro: Cestistica Spoletina