Arte, storia e natura si intrecceranno sabato e domenica (21-22 luglio 2018) in Valnerina grazie a “Scheggino Donna”. La manifestazione che vedrà quale clou la rievocazione storica di quanto avvenuto nel 1522 nel piccolo borgo umbro, infatti, celebrerà anche l’arte delle donne, nelle sue varie forme.
Lo farà attraverso la mostra “Se le donne abbassassero le braccia il cielo cadrebbe” di Maura Coltorti, le cui opere – un inno alla vita ed all’essere donna espresso su tele colorate – saranno in mostra al Piccolo teatro di Scheggino. L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato pomeriggio alle 16,30. Sempre una donna, Silvia Giani, è l’autrice di Transito, un’installazione artistica che sarà visibile nelle adiacenze della chiesa di San Nicola sempre nel fine settimana.
Tra le forme d’arte protagoniste nella perla della Valnerina ci sarà anche la danza: sempre sabato, alle 17,30, in piazza Carlo Urbani, la performance “Ninfe – Watersteps”, a cura di Carole Magnini. E poi la musica: ai giardini del museo del tartufo, sempre sabato pomeriggio, il concerto “Note di seta”, con la magia del duo arpa e pianoforte Mohan Testi ed Eleonora Pampaglini. Prima, però, sarà protagonista un’altra donna, l’onorevole Lella Golfo, nella veste di scrittrice.
Spettacolo al femminile anche domenica pomeriggio (ore 17, parco di Valcasana) con il cabaret over 40 di Ancilla Oggioni e Beatrice Beltrami “Duemodé, quando lo stile è fuori moda”, mentre alle 19,30 la sfilata di moda Alessandra Damiano a cura di Tosca Guarino. Alle 18, invece, la nota cantautrice Silvia Salemi salirà sul palco in piazza Carlo Urbani.
“Scheggino Donna” offrirà anche l’occasione di visitare l’imperdibile mostra “I Capolavori del 300. Il cantiere di Giotto e l’Appennino”, che coinvolge anche i Comuni di Spoleto, Montefalco e Trevi, oltre alla chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia. Proprio allo spazio Arte Valcasana di Scheggino sono esposti alcuni frammenti del luogo sacro distrutto dal terremoto del 2016 e che ora si sta mettendo in sicurezza; ma da qui partono anche gli itinerari che attraversano Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo alla scoperta dei maestri attivi nel XIV secolo in centro Italia ed il contesto in cui hanno operato.