Era il giugno 2013 quando un 30enne originario di Sansepolcro, si rese responsabile, insieme ad un complice, di una tentata estorsione ai danni di un chiosco di fiori nel tifernate; nell’ambito del tentativo, andato a vuoto, i due appiccarono il fuoco al piccolo esercizio.
La Polizia di Città di Castello grazie all’ausilio di alcune immagini riprese da una telecamera di sicurezza, individuò con certezza i due autori del reato. Il complice, rifugiatosi in Campania, fu arrestato qualche mese dopo e, al momento, risulta essere sottoposto all’obbligo di dimora.
Dai giorni scorsi, invece, il biturgense P.Z., considerato la mente del gesto, è oggetto di custodia cautelare in carcere a Sofia, ma arrestato dalla Polizia Spagnola nella penisola iberica, dove questi era latitante.
L’arresto in Spagna riguarda infatti non solo la custodia cautelare emessa dalla Procura di Perugia per i reati suddetti, ma anche un ulteriore mandato di cattura internazionale emesso dalla Polizia Bulgara. L’uomo, infatti, nel novembre 2011, era stato arrestato all’aeroporto della capitale della Bulgaria, perché in possesso di un falso documento d’identità e di 6900 dollari abilmente contraffatti, e in procinto di partire per il Venezuela.
Modificato il 15/10/14 alle ore 13:48