Stava pescando alla diga d’Arezzo, quando all’improvviso gli si è parato davanti un giovane con la pistola, che ha minacciato di sparargli. Sono stati attimi di terrore quelli vissuti da un 50enne nel tardo pomeriggio di ieri nella zona di Messenano, che in pochi istanti è corso in macchina scappando via. Ma l’uomo ha avuto comunque la prontezza di notare la targa dell’auto a bordo del quale quel ragazzo era giunto sulle sponde del lago artificiale, chiamando subito il 113 e segnalando l’accaduto.
Gli agenti del commissariato di polizia di Spoleto, coordinati dal vicequestore aggiunto Claudio Giugliano, quindi, sono arrivati in poco tempo a Messenano, perlustrando la zona alla ricerca del ragazzo. Di cui però non c’era più traccia. Né altri pescatori che si trovavano in quel momento nei pressi della diga, secondo quanto riscontrato, sarebbero incappati in lui.
Grazie ai controlli sull’auto segnalata, la stessa è stata trovata dalla polizia non molto distante, parcheggiata davanti ad un’abitazione. Gli agenti hanno quindi suonato al campanello, trovando un giovane – uno spoletino classe 1994 – che, davanti all’incredula madre, ha confermato l’accaduto, motivando il gesto sembra con futili motivi. Il 24enne, che sembra abbia qualche problema, è stato denunciato a piede libero per minacce a mano armata e per il porto abusivo dell’arma e per la detenzione illegale della stessa. All’interno dell’auto utilizzata poco prima dal giovane gli agenti hanno infatti ritrovato la pistola, detenuta illegalmente. Successivi accertamenti hanno permesso di acclarare come l’arma, potenzialmente idonea allo sparo, fosse una pistola lanciarazzi da considerarsi alla stregua di un’arma da fuoco sebbene al momento priva di carica di lancio.