Appena due anni fa, nell’aprile 2014, la famosa e discussa pranoterapeuta Rita Cutolo venne denunciata per i reati di abuso della professione medica e della credulità popolare.
Aprile 2014 – Allora nella frazione tifernate di Cerbara una Volante della Polizia venne attirata da un folto gruppo di persone ferme nei pressi di un edificio industriale, nel quale la “donna magnetica” era intenta ad “operare”, con la sua classica imposizione delle mani, su alcuni pazienti affetti da svariate patologie (dal cancro alla Sla). In quel frangente l’attività della pranoterapeuta, dopo l’intervento dell’Asl, venne subito fatta cessare (anche per l’inidoneità dei locali)
Giugno 2016 – Oggi il gip di Perugia, accogliendo la richiesta del pm, ha deciso di archiviare l’indagine a carico della Cutolo, facendo cadere tutte le accuse che le erano state contestate. A sostenere la correttezza della pranoterapeuta, oggi residente nel pesarese, è sempre stato il suo legale, l’avvocato Giancarlo Viti, che anche allora ribadì come nell’operato della sua assistita ci fosse “molto di meritevole e nulla di illecito”.
“Il procedimento è stato archiviato – ha aggiunto Viti – perchè il fatto non sussiste. Il giudice ha rilevato la correttezza dell’operato della mia assistita che non ha mai sollecitato chi si rivolge a lei a sospendere terapie e cure. Ha anzi invitato a proseguirle. Il gip ha poi stabilito che l’imposizione delle mani non può essere configurata con un atto medico”.