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Approvato il Pums, Carletti “Renderà città sostenibile” | Opposizioni “Un libro dei sogni”

Redazione

Approvato il Pums, Carletti “Renderà città sostenibile” | Opposizioni “Un libro dei sogni”

Sul Piano di Mobilità sostenibile spazio a piste ciclabili, ring perimurario, nuova viabilità della variante e nuovo trasporto pubblico
Mar, 03/12/2019 - 15:07

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E’ stato approvato a maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra, Gruppo Misto) dal Consiglio comunale, con l’astensione di Fd’I, Lega e Tiferno Insieme e il “no” di Castello Cambia il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile di Città di Castello.

Riccardo Carletti, assessore al Turismo e Commercio, lo ha presentato sottolineando “la fine di un percorso iniziato nel 2017, lungo il quale abbiamo partecipato e condiviso le informazioni sulla mobilità locale con le associazioni territoriali e di categoria, le scuole e il Consiglio comunale. Ora possiamo contare su un incubatore di idee e progetti per rendere Città di Castello sostenibile mettendola a sistema con Agenda Urbana: il Pums sbloccherà 2 milioni di euro e la procedura per la variante delle mura, destinata a cambiare l’utilizzo di tutto il ring perimurale”. Anche Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica, ha ribadito “l’importanza di questo strumento di programmazione ai fini della definizione del Prg parte operativa, dove sono confluite le indicazioni per piste ciclabili e mobilità alternativa. Il Pums, oltre ad essere partecipato, è stato anche oggetto di molte osservazioni che lo hanno integrato e migliorato”.

Riccardo Berti Nulli, tecnico della società Sintagma, redattrice del piano, ha sintetizzato il Pums dicendo che “mobilità dolce, fluidificazione lenta e ridisegno del trasporto pubblico locale sono i macrotemi. Sulla mobilità dolce, le zone 30 sono il futuro. Non si può superare i 30 km/h in centro storico e nei maggiori quartieri della circonvallazione. Qui il pedone e il ciclista hanno gli stessi diritti e doveri del conducente di un auto. Abbiamo ricucito 5 ciclovie in 7 itinerari, 3 trasversali. La rete primaria si connette con gli assi della viabilità e quella secondaria collega i quartieri, anche a Trestina e Cerbara.

A Città di Castello sud è prevista una rotatoria all’altezza dello svincolo E45, una rettifica del tracciato, un’altra rotatoria tra via Aretina e via Cortonese. In via Aldo Bologni è previsto il senso unico. Tra Apecchiese e nuova variante, dove sorgerà la nuova Dante, è prevista una messa in sicurezza della viabilità presente e una nuova viabilità a Città di Castello Nord. Siamo coordinati con Agenda Urbana nella rotatoria di Via Nazario Sauro per agevolare gli autobus su Parcheggio Ferri, che insieme a Parcheggio Collesi sarà ampliato. Abbiamo valorizzato il parcheggio dell’ex Sogema, agevolando il collegamento con il centro

Vincenti (Tiferno Insieme): “Il Pums è molto importante ai fini del piano operativo. Manca la ferrovia. Il piano stimola l’uso della bicicletta e le piste ciclabili ma bisogna sensibilizzare la cittadinanza. Chiudere il centro alle auto porta vantaggi che non si vedono nel breve periodo. Che fine ha fatto Piazza Burri?”. Morani (Psi): “Il Pums è un progetto fortemente voluto dal Comune che ha l’ambizione di rivoluzionare la mobilità, mettendo al centro i pedoni. Bene la mobilità alternativa al mezzo privato”. Arcaleni (Castello Cambia): “Gli obiettivi sono condivisibili ma è un libro dei sogni. Uno degli obiettivi è incentivare l’uso della bicicletta ma in realtà i tifernati la usano poco preferendola all’auto, perché i trasporti pubblici sono deludenti. Prospettiamo piste ciclabili ma quella che abbiamo sono in condizioni pessime. Le frazioni sono dimenticate”.

Tavernelli (Pd): “Con il Pums la mobilità cambia e ci si impegna a realizzarla su misura di bambini, anziani e disabili. I parcheggi a Città di Castello ci sono, vanno organizzati meglio per gestirne il ricorso. La ferrovia metropolitana di superficie è una leggenda. Il Pums metterà ordine e rivitalizzerà l’interscambio nel capoluogo”. Castellari (Lega): “Se è un mezzo ricreativo la bicicletta è un discorso ma come mezzo alternativo diventa complicato. Dovrebbe comunque essere associata al trasporto pubblico. La mobilità pubblica su gomma ha problematiche soprattutto nella zona sud”. Bucci (Castello Cambia): “Le rotonde sono un pericolo per i ciclisti e ce ne sono tantissime. Nemmeno le nuove arterie hanno le piste, c’è un ritardo culturale. Le barriere architettoniche: ci state mettendo la faccia sul piano per l’abbattimento (Peba) ma ci vogliono milioni di investimento. Il senso unico in via Aldo Bologni comporterà l’abbattimento di un pezzo di parco della Muzi Betti”. Lignani (Fd’I): “Il Piano è un libro dei sogni. Molte osservazioni erano ridicole, altre prefiguravano una città sostenibile futura. Era una bellissima città rinascimentale ma sull’altare di un altro tipo di sviluppo è stata scempiata. Oggi da un lato perseguiamo un calo del traffico tipo smart cities ma la concreta possibilità di medio periodo di sviluppo della città non c’è”.

Nella replica l’assessore Carletti ha detto: “Capisco lo scetticismo di alcuni. Il Pums è una sfida importante che ha capo all’ecosostenibilità. Non è il libro dei sogni ma delle ambizioni. Qui immaginiamo Città di Castello: non si può immaginare quando la Regione investirà nella ferrovia, che parco macchine avrà il trasporto pubblico. Gettiamo le basi per una rivoluzione culturale che ci farà capire come non ci vuole l’auto per andare da San Pio a Piazza Matteotti. Il ring perimurale in realtà sarà fatto velocemente insieme ad altre cose, considerato che tutto potrà essere aggiustato e adattato. Influenzerà le scelte del futuro in direzione dell’ecosostenibilità del sistema urbano”.

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