Approvato il Piano di Protezione Civile del Comune di Spoleto | Minoranza protesta - Tuttoggi.info

Approvato il Piano di Protezione Civile del Comune di Spoleto | Minoranza protesta

Redazione

Approvato il Piano di Protezione Civile del Comune di Spoleto | Minoranza protesta

Il Piano-Multirischio è stato redatto secondo le linee guida di Anci Prociv | Nota stampa dell'opposizione sulla poca attenzione ai quesiti proposti
Ven, 22/02/2019 - 14:53

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Il Piano di Protezione Civile, approvato nella seduta odierna di Consiglio comunale con 13 voti favorevoli (i gruppi consiliari di minoranza sono usciti dall’aula al momento del voto), è il documento che contiene le informazioni e le indicazioni mediante le quali tutti i soggetti chiamati ad intervenire nella gestione degli eventi calamitosi, potenzialmente agenti in un dato territorio, possono operare con massima efficacia ed efficienza.

Il Piano di Protezione Civile Multirischio del Comune di Spoleto è stato redatto seguendo le linee guida dell’ANCI PROCIV, sulla scorta di quanto previsto dal Codice della PROCIV (Decreto Legislativo del 2 gennaio 2018 n. 1) ed approvate dalla Regione Umbria con la Delibera di Giunta n° 859 del 2 agosto 2018.

“Con l’adozione di questo piano, Spoleto si dota di un documento all’avanguardia – ha dichiarato l’assessore Francesco Flavoni – Non abbiamo solo seguito in maniera precisa e puntuale la recente normativa del 2018 (Codice di Protezione Civile), ma siamo riusciti ad andare oltre producendo un documento vasto ed approfondito, rispondente alle linee guida base fornite dal DGR 859/2018. Un piano che ha anche ottenuto il plauso dell’Anci Umbria ProCiv e che va a sostituire quello attualmente in vigore, risalente all’ormai lontano 2009.

È chiaro che stiamo parlando di uno strumento sempre in evoluzione, la base multirischio su cui poi impiantare i vari rischi specifici, come ad esempio il Piano Neve recentemente adottato”.

Il lavoro preparatorio alla stesura definitiva del Piano ha visto numerosi incontri e riunioni con ANCI PROCIV, volti alla definizione e alla condivisione di alcune delle scelte pianificatorie poi inserite nel Piano. L’attività pianificatoria è stata accompagnata anche da un lavoro di ricognizione sul campo, volta all’effettiva verifica delle condizioni di sicurezza ed accessibilità delle aree individuate a tavolino come aree di Protezione Civile, quindi aree di attesa e di ricovero per la popolazione ed aree di ammassamento dei soccorritori, dei mezzi e dei materiali.

Le linee guida fornite da ANCI PROCIV prevedono l’articolazione del Piano di Protezione Civile Multirischio in cinque volumi: nel volume 1 viene illustrata la filosofia del Piano ed il quadro normativo di riferimento; nel volume 2 sono contenute le informazioni di base sul territorio comunale (informazioni generali sul struttura comunale, l’indicazione delle strutture sensibili e strategiche, l’individuazione delle Associazioni di Volontariato, la definizione della popolazione e la sua distribuzione sul territorio comunale, ecc.); nel volume 3 viene delineato il modello d’intervento messo a punto dal Comune per la risposta agli eventi emergenziali con i relativi strumenti per la comunicazione e il coordinamento; nel volume 4 sono delineati ed affrontati gli scenari dei rischi presenti sul territorio comunale e nella fattispecie: Idraulico – Idrogeologico, Sismico, Incendi boschivi e d’interfaccia, Industriale; nel volume 5 sono contenute le modulistiche, gli schemi di comunicazione per l’attivazione delle strutture operative comunali (P.T. e C.O.C.) e gli strumenti di comunicazione e informazione rivolti alla popolazione.

Il piano prevede una fase conoscitiva per rendere note alla popolazione le procedure e le modalità di risposta da parte del Sistema al verificarsi di una emergenza e per informare i cittadini su quali sono i comportamenti da tenere e dove recarsi per ottenere assistenza nell’immediatezza dell’evento; pertanto, a breve, sarà indetta una assemblea pubblica per l’illustrazione del documento.

Il Piano rappresenta uno strumento dinamico che necessita, a cadenza biennale, di una revisione della pianificazione volta a valutare la rispondenza del Piano all’evoluzione delle condizioni del territorio e delle condizioni sociali e demografiche del Comune.

A questo stato di cose si è opposta oggi  tutta la minoranza  in consiglio comunale che ha lamentato la scarsa attenzione alle domande (fatte in consiglio) proposte sul tema e rimaste senza risposte da parte della maggioranza. Ecco una nota stampa congiunta:

Il Consiglio comunale non risponde alle domande dei consiglieri di minoranza: inadeguatezza?

 Cinque volumi, 300 pagine circa divise per argomento, con gli obiettivi, i rischi e le modalità da utilizzare in caso di emergenza descritti nel Piano di Protezione Civile approvato ieri in Consiglio comunale – purtroppo – solo dai consiglieri di maggioranza.

Peccato! Perché quando gli argomenti trattati in consiglio riguardano non una o un’altra parte politica ma i cittadini, come in questo caso, ci piacerebbe poter votare a favore. Purtroppo non è stato questo il caso e siamo stati costretti ad uscire dall’aula e non votare il Piano di Protezione Civile dopo aver chiesto un passaggio in più in Commissione, dove il Piano è stato discusso una sola volta, tra l’altro con la partecipazione del Movimento 5 Stelle e di nessuna altra forza politica cittadina. Siamo usciti dall’aula denunciando un non coinvolgimento non solo dei consiglieri comunali ma anche delle associazioni di volontari che dovranno mettere in pratica il Piano. Per l’ennesima volta siamo costretti a ricordare a questa amministrazione che la partecipazione non è un obbligo ma dovrebbe essere la base del senso istituzionale. 

Il consiglio di ieri – che come sempre si è aperto con le diverse comunicazioni – ha raggiunto il limite della mancanza di senso istituzionale e di rispetto per le opposizioni nel momento in cui a nessuna di queste è arrivata una risposta da parte della Giunta. Eppure gli argomenti erano di interesse per la città: dalla ‘mancata’ Spoleto-Norcia in Mtb, ai tempi per la ricostruzione della scalinata di Piazza Pianciani fino alla richiesta di chiarimenti sui tempi del Bilancio comunale che deve essere approvato entro la fine di marzo. Quando poi abbiamo discusso le mozioni all’ordine del giorno ci siamo resi conto sin da subito che questa amministrazione non ha tempo – e forse neanche la voglia – di leggerle al punto che quando si è discusso di quella sull’inserimento di Spoleto nell’area di crisi complessa, l’Assessore allo Sviluppo economico ha candidamente ammesso di non averla letta.

Un consiglio in chiusura lo vogliamo dare a questa amministrazione: a volte può succedere che le proposte che arrivano da quest’altro lato del Consiglio non siano tutte da buttar via. Leggerle o ascoltarle potrebbe non essere tempo sprecato!

Stefano Lisci, Marco Trippetti, Carla Erbaioli – Partito Democratico

Camilla Laureti – Per Spoleto

Luigina Renzi – Ora Spoleto

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