C’erano addirittura i fumogeni e uno striscione con scritto “Siete come Tanzi” all’assemblea di tutto il personale degli appalti Fs della regione Umbria e al presidio di protesta a sostegno dell’applicazione della clausola sociale e del contratto dell’attività ferroviaria nei cambi d’appalto indetto dalle segreterie regionali dell’Umbria Filt-Cgil (Cristiano Tardioli e Marco Bizzarri), Fit-Cisl (Gianni Martifagni e Fabio Ciancabilla), Uilt-Uil (Alessandro Emili e Sergio Lombardi), Orsa Ferrovie (Maurizio Marsili), Ugl Trasporti (Sandro Vacata) e Fast Ferrovie (Stefano Della Vedova) a Piazzale Unità d’Italia, di fronte alla stazione ferroviaria di Foligno. Sarebbero infatti circa 50 i lavoratori che rischiano di non vedere riconfermato il proprio contratto di lavoro una volta che la gestione dei servizi di pulizia passerà sotto la direzione dell’azienda Cpma Servizi Ferroviari. Nei mesi scorsi, Trenitalia ha revocato l’appalto di gestione delle pulizie ferroviarie alla società cooperativa Kalos Consorzio che ad oggi conta circa 30 lavoratori nel settore delle pulizie e i restanti nella manutenzione all’Omc di Foligno. Pare che la gestione dei servizi verrà distribuita tra la società Cpma per le pulizie ferroviarie e la Kalos, cui faranno capo le mansioni di manutenzione accessori. Tuttavia, da Cpma non arrivano garanzie riguardo alla salvaguardia dei posti di lavoro già in essere. “Per raggiungere gli obiettivi – hanno fatto sapere i segretari presenti – si rende necessario un confronto tra le parti, oggi ostacolato dagli atti unilaterali che le aziende (sia committenti che contraenti) stanno perpetrando. Quindi, l'invito che facciamo è un esame congiunto al cospetto della Prefettura affinché il Prefetto si impegni ad una proroga, se pur temporanea, dei cambi appalto onde dare la possibilità alle organizzazioni sindacali di trovare un accordo sulle vertenze aperte (conferma dell'attuale numero delle persone impiegate nel rispetto del contratto di riferimento)”. A penalizzare i lavoratori, infatti, l'applicazione di un diverso contratto (clausola sociale) da parte della ditta subentrante rispetto a quella cedente, con forti ripercussioni sia in termini di anzianità lavorativa che retributiva.
“Al momento non siamo in grado di dire quali persone saranno occupate e con quali contratti” ha affermato alla manifestazione di ieri mattina Gianni Martifagni di Fit-Cisl. “Noi vogliamo il rispetto dell’attività ferroviaria e del personale, per questo abbiamo inviato una lettera congiunta al Prefetto che ci dovrebbe convocare per la proroga dei cambi di appalto e per cercare un confronto su questo problema, come tra l’altro è già successo in Piemonte, in Veneto e in altre regioni d’Italia. Anche perché si rischia che vengano assunte altre persone e si lascino a casa delle altre”. “Vogliamo la massima garanzia e il rispetto delle regole” ha invece dichiarato Maurizio Marsili di Orsa Ferrovie. “Non possiamo lasciare i lavoratori in mezzo alla strada, in gioco ci sono posti di lavoro e famiglie, dunque il sindacato non può rimanere fermo e Trenitalia non può nascondersi. Vogliamo che sia applicata la regola e se ciò non avverrà ci saranno altre azioni di protesta”. Per Marco Bizzarri di Filt-Cgil “la situazione è delicata e chiediamo la proroga almeno fino al 10 giugno e oltre. Deve esserci una svolta dal punto di vista nazionale e le persone che sono qui conoscono bene la situazione, dunque vogliono portare all’esterno il problema. Domani saremo in seconda commissione al comune perché abbiamo presentato il problema: il sindaco Mismetti e l’assessore Flagiello si sono interessati. Speriamo di trovare facile soluzione in poco tempo”.
Al presidio c’era anche Ivano Bruschi, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in consiglio comunale e coordinatore della seconda Commissione Consiliare. Per il consigliere quanto sta accadendo è la “manifestazione di un liberismo esasperato e si sta esagerando sulle regole e i diritti dei lavoratori, calpestandone la dignità anche di uomini. In Commissione cercheremo insieme una soluzione positiva”. Per l’assessore Joseph Flagiello “dobbiamo affrontare la questione in maniera seria perché in ballo ci sono le persone. Questo problema è sintomo di un qualcosa di più ampio che non va e il Comune è vicino ai sindacati e ai lavoratori”. Infine, Alessandro Emili di Uilt-Uil ha dichiarato a TuttOggi.info che “è grave che le aziende che subentrano non vogliono tutte le persone e ne fanno rimanere appese delle altre. È grave che anche a livello di stazione, pur di non creare posti di lavoro, i treni che arrivano a Foligno non vengono spostati per essere puliti. Molte volte è arrivata questa denuncia ad Asl ed Arpa perché ci sono problemi sanitari: pur di risparmiare sulle persone si preferisce avere un problema igienico-sanitario”.
(Elisa Panetto)
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