Nei giorni compresi tra il 3 e l'8 giugno rimarrano esposti i lavori ideati e realizzati, durante l'anno scolastico, dagli studenti del liceo pedagogico “Beata Angela”. Questi lavori fanno parte di un progetto d'istituto intitolato “Recuperi ad arte” e si occupano del tema della scala. Tale iniziativa ha come fine quello di analizzare l'importanza e di riprodurre in mille modi l'oggetto che se pur sembra esser semplice e a volte inutile nasconde dei pregi impeccabili: la scala.
Quest'ultima dai giovani alunni viene proposta in tutti suoi aspetti e soprattutto, proprio per sensibilizzare i ragazzi a non sprecare, vengono utilizzati materiali riciclati di ogni genere da scatoloni, giornali, a ritagli di legno che magari prima erano una sedia o un tavolo o chissà cos'altro ancora. Chi più ne ha più ne metta! La protagonista indiscussa della mostra è stata inserita in molteplici contesti: infatti alcuni studenti si sono ispirati alle scale dei propri comuni e fotografandole le hanno aggiunte ad una scalea di cartone, altri invece hanno preferito rappresentarle con disegni nell'inferno della “divina commedia”, mentre altri ancora hanno modificato le foto delle scale che più amavano creando fotomontaggi molto particolari.
Tutti loro sono dei piccoli artisti che con dei semplici materiali sono riusciti a fare grandi cose, vere e proprie perle d'arte. Ogni singolo lavoro merita davvero moltissima attenzione in quanto, a parte la sublime bellezza che balza subito agli occhi, dietro ad ognuno c'è una lunga, intensa preparazione ricca d'impegno e di forza d'animo. Ogni minimo dettaglio dell'esposizione è stato accuratamente deciso dagli studenti sotto stretta supervisione delle professoresse che non li hanno abbandonati mai. Nulla è stato lasciato al caso!
La mostra è visibile nel cortile del liceo pedagogico “B.Angela” fino all'8 giugno. Quest'esposizione è aperta a tutti, a tutti gli amanti dell'arte, quelli che amano il buon gusto e tutto quello che può trasformarsi così dal nulla in un opera d'arte, come in questo caso la scala che diventa tutto e niente nello stesso istante. Questa mostra però non è aperta solo a loro ma anche a tutti i curiosi, che non conservano l'arte e quindi non la mettono da parte ma vogliono scoprire di tutto e di più, vogliono assaporare l'ebbrezza del mistero di quello che troveranno alla meta. Questa mostra è una varietà di capolavori, un cocktail di materiali,colori,forme,dimensioni ed emozioni; e quindi sarebbe un peccato perderla. Come direbbe Orazio cogli l'attimo!