Sara M.
Arrestati i 5 albanesi considerati responsabili della rapina ai danni di un'anziana di Nocera Umbra che venerdì scorso venne legata e derubata nella sua casa in via Romana.
L'auto sospetta non sfugge al carabiniere. Le indagini sono arrivate presto ad una svolta grazie alla segnalazione di un carabiniere in servizio proprio nella stazione nocerina. La sua prontezza nel registrare il numero di targa di una Lancia Y “sospetta” è stata determinante. Quell'auto, con a bordo due uomini, incrociata proprio nei pressi di via Romana, quando il militare ha invertito il senso di marcia ed ha deciso di seguirla, aveva nel frattempo raccolto altre 3 persone.
Rintracciati i 5 . Rimettere insieme tutti i pezzi e ricondurre la segnalazione del militare alla rapina ha richiesto poche ore. Il primo ad essere stato rintracciato è stato un falegname, cittadino albanese di 24 anni la cui residenza è stata individuata a Città della Pieve. Qui sono andati a prenderlo i militari della compagnia pievese, e con lui hanno trovato anche un altro componenete della banda riconosciuto dal carabiniere che aveva lanciato la segnalazione.
Incastrati dalla ricevuta d'albergo. La seconda parte degli arresti si è svolta in terra Toscana, dove gli altri tre componenti della banda sono tronati dopo il “colpo” a bordo di una Audi A6 con targa albanese. Non è stato difficile rintracciare anche questa seconda auto. Ci hanno pensato i carabinieri della compagnia di Empoli, tra le informazoni in possesso dei miliatri il fatto che i tre fossero arrivati da Fucecchio. Due di questi sono stati fermati la sera del 5 aprile proprio a bordo dell'auto segnalata. E' quindi scattata la perquisizione nelle loro case ed è saltato fuori un po' di tutto: orologi e gioielli ritenuti il “bottino” della rapina e di altri furti, contanti per 3500 euro e soprattutto la prova “regina”, una ricevuta di pernottamento in terra umbra relativa alla sera prima della rapina ai danni dell'anziana di Nocera Umbra.
Per tutti è scattato il fermo di indiziati di delitto. Tutti i provvedimenti sono già stati convalidati e per tutti è stata disposta la misura cautelare in carcere. Tutti i particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa del comando provinciale die carabinieri di Perugia. L'esito positivo dell'indagine si è ottenuto grazie all'impegno dei carabinieri della stazione di Nocera Umbra, delle compagnie di Gubbio e Città della Pieve, del nucleo investigativo di Perugia, guidato dal maggiore Giovanni Rizzo, e della stazione di Fucecchio.