Ancora giochi politici sull'ospedale di Pantalla

Ancora giochi politici sull’ospedale di Pantalla

Massimo Sbardella

Ancora giochi politici sull’ospedale di Pantalla

Ven, 05/11/2021 - 12:09

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In Commissione regionale salta il tentativo di rendere bipartisan la mozione di indirizzo alla Giunta | E i residenti temono per il loro nosocomio

Ancora tatticismi e giochi politici sull’ospedale di Pantalla. E dopo la bocciatura in Commissione regionale degli emendamenti proposti dalle opposizioni, tanti residenti della Media Valle del Tevere vedono dense nubi nere sul cielo del nosocomio comprensoriale.

La mozione con la quale si intendono dare indicazioni alla Giunta Tesei sul futuro dell’ospedale di Pantalla, anche alla luce del nuovo Piano sanitario in fase di elaborazione, era stata rinviata dall’Aula in Commissione per cercare un accordo bipartisan, verificando la possibilità di inserire alcuni emendamenti al testo iniziale. Elementi ritenuti “vincolanti”, da parte delle opposizioni, per poter dare il proprio voto favorevole alla mozione stessa.

Le richieste delle opposizioni

Queste, in sintesi, le richieste delle opposizioni: chirurgia h24 e 7 giorni su 7; potenziamento dei servizi oltre il ripristino di quelli già esistenti prima del Covid; individuazione degli obiettivi da raggiungere; maggiore collaborazione con L’Università; restituire personale al blocco operatorio, ripristinare posti letto e i servizi per radiologie, Moc, Tac, risonanze, epatologia interventistica, gastroenterologia, dialisi e nefrologia, ortopedia protesica, oncologia medica, cardiologia, chirurgia plastica e reparto riabilitazione. E soprattutto, una previsione del ruolo dell’ospedale di Pantalla nel piano di emergenza-urgenza, vista anche la sua posizione baricentrica tra Perugia e Terni.

Emendamenti che Bori e Bettarelli intendono ripresentare in Aula.

Il “no” della maggioranza

Elementi che vanno al di là del ruolo di indirizzo che in questa fase il Consiglio regionale può svolgere nei confronti della Giunta, secondo i consiglieri di maggioranza. Che hanno bocciato gli emendamenti, giudicati strumentali. Ritenendo al momento già sufficiente il testo della mozione per garantire un adeguato futuro all’ospedale della Media Valle del Tevere.

Giochi politici sull’ospedale

L’impressione è però che fin dall’inizio, nonostante i proclami bipartisan, sull’ospedale di Pantalla si stia giocando una partita politica fatta di tatticismi, trappoloni, scambi di accuse e rimpalli di responsabilità. Mentre i residenti attendono certezze sui servizi sanitari che il loro nosocomio potrà garantire oggi e nel futuro.


Ospedale di Pantalla, la mozione in Commissione
per cercare l’accordo bipartisan


Il testo della mozione approvata in Commissione

L’atto approvato a maggioranza in Commissione (favorevoli Pace-FDI, Pastorelli, Peppucci e Fioroni-Lega; contrari Bettarelli e Bori-Pd) impegna la Giunta regionale a “valorizzare, in sede di redazione di Piano sanitario regionale, l’ospedale della Media Valle del Tevere, partendo da una valutazione oggettiva dei servizi pre-esistenti la pandemia, con la possibilità di prevedere nuove ed ulteriori prestazioni sanitarie, in grado di rendere realmente funzionante il presidio sanitario, in un’ottica di crescita e coordinamento dei servizi tra i territori. Valutare la possibilità di integrare il Polo unico della Media Valle del Tevere con l’Azienda Ospedaliera di Perugia (principale polo sanitario regionale), con l’Università degli Studi di Perugia e con le Scuole di Specializzazione di area sanitaria, così da garantire piena e strutturale sinergia tra i due presidi, maggiore funzionalità, possibilità di rotazione del personale e professionisti fra le due realtà, in un’ottica di maggiore coordinamento nelle prestazioni erogate ed efficientamento dei servizi sanitari. Mettere in atto tutte le azioni necessarie per mantenere il punto nascita dell’ospedale Media Valle del Tevere, chiedendo la deroga rispetto la necessità di raggiungere i 500 parti annui, così come più volte fatto negli anni passati, in modo da garantire la possibilità di partorire alle donne sul proprio territorio senza dover intraprendere lunghi tragitti per raggiungere altre strutture ospedaliere, ma senza mettere a rischio la salute e il benessere del bambino e della madre, ciò anche in considerazione della necessità di compiere ogni sforzo per invertire il calo demografico che ha colpito il nostro Paese e l’Umbria in particolare. Mantenere una parte delle postazioni di terapia semi-intensiva allestite durante l’emergenza Covid e garantire il fabbisogno di personale medico ed infermieristico e in caso di necessità implementarlo. Ottimizzare, in fase di revisione regionale del servizio di emergenza-urgenza 118, anche il servizio della Media Valle del Tevere tenendo conto del riassetto avuto nella fase della pandemia. Promuovere anche in questo momento di emergenza, un continuo e proficuo confronto con le Amministrazioni comunali della Media Valle del Tevere”.

(notizia aggiornata alle ore 18)

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