Ieri (17 novembre 2019), per una intera giornata, Ancarano di Norcia è stato al centro del mondo grazie ad ICCROM, l’organizzazione intergovernativa consacrata alla conservazione e alla promozione del patrimonio culturale in tutto il mondo.
Sono giunti infatti ad Ancarano venticinque giovani – provenienti dal Cile, Egitto, Estonia, Georgia, Hoduras, India, Iraq, Italia, Giappone, Spagna, Siria, Trinidad, Tobago, USA – che stanno frequentando un corso internazionale sulla protezione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza dal titolo ‘La cultura non può aspettare’ (hashtag:#culturecannotwait).
Il corso, giunto alla sua ottava edizione (FAC2019) si svolge a Roma ma per una settimana, gli studenti e i docenti si sono trasferiti a Norcia per studiare sul campo come salvaguardare i beni culturali a rischio durante situazioni di emergenza. Tra le varie attività è stata organizzata una visita ad Ancarano, frazione colpita duramente dagli eventi sismici del 2016, ed un incontro con la comunità locale alla quale hanno preso parte il presidente della Pro-loco Santucci Venanzo, il presidente della Comunanza Agraria Romeo Canali e il vicesindaco di Norcia Giuliano Boccanera.
Gli studenti hanno potuto apprendere direttamente dalla popolazione locale l’esperienza vissuta in seguito al sisma del 2016 e toccare con mano l’attenzione che la comunità riserva al patrimonio culturale: attualmente la pro loco di Ancarano sta concentrando la sua attenzione nel tentativo di trovare i fondi per restaurare la piccola chiesa di Sant’Antonio abate (Capo del colle) del XIV secolo attraverso una serie di iniziative che verranno avviate nei prossimi mesi.
Il corso internazionale ‘La cultura non può aspettare’ è sostenuta da: Smithsonian Insitution, Prince Claus Fund, Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA); ICOMOS-ICORP; Dipartimento della Protezione Civile; Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT), con la Soprintendenza Speciale Sisma 2016 e la Segreteria Regionale Lazio; l’Istituto Superiore Antincendi; i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale; della Croce Rossa Italiana (CRI), Comune di Norcia e Ufficio Speciale Ricostruzione – Umbria.
La formazione a Roma e Norcia costituisce la seconda fase interattiva di un corso della durata totale di nove mesi. La prima fase ha avuto luogo all’inizio di quest’anno con un processo di tutoraggio pre-corso che ha permesso a tutti i partecipanti di familiarizzare con i concetti chiave del mondo della conservazione del patrimonio culturale, della gestione del rischio di catastrofi e dell’aiuto umanitario. Nella fase finale, successiva al corso, i tirocinanti di primo soccorso trasmetteranno le loro conoscenze attraverso successivi corsi di formazione nei loro paesi e nelle loro istituzioni di origine.