“I dati sull'inflazione resi noti nei giorni scorsi dall'Istat non fanno che peggiorare una situazione già di per sé grave per i pensionati: l'aumento dei prezzi nel 2007 si è infatti ripercosso sui loro conti famigliari, con una perdita del potere d'acquisto di 305 euro a famiglia”.
Così si esprimono – Massimo Nocetti, Presidente di Confartigianato Imprese Perugia e il Segretario Stelvio Gauzzi, analizzando i dati forniti dall'Ufficio studi Confartigianato per l'Anap, l'Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato.
“Sulle tantissime famiglie di pensionati – sottolinea Massimo Nocetti, si abbatte una vera e propria ‘tassa da inflazione' determinata dal fatto che la loro spesa è più orientata a beni e servizi che hanno fatto registrare forti tensioni inflazionistiche: prodotti alimentari e bevande, spese per l'abitazione, consumi di acqua ed energia, servizi sanitari”.
“Dallo studio, infatti – aggiunge il Segretario -Gauzzi – emerge il forte impatto che sui pensionati ha avuto la crescita superiore all'inflazione dei prezzi di beni e servizi prevalenti nel ‘carrello' delle famiglie di pensionati. Ciò nel 2007 ha determinato per i pensionati un tasso di inflazione pari al 3,13%, superiore di 0,32 punti all'inflazione media che a dicembre 2007 è fissata a 2,81%”.
In particolare, nel biennio 2006-2007, a fronte di un aumento dell'indice generale dei prezzi del 4,9%, si sono registrati aumenti maggiori dei prezzi per la fornitura di acqua e per le spese di condominio, cresciuti dell'11,4%.
A seguire, i prezzi di combustibili ed energia, cresciuti del 9,1%. La carne è poi aumentata dell'8,1% nel biennio, mentre pane e cereali del 9,1%.
Sono aumentate più dell'inflazione media anche altre voci importanti della spesa delle famiglie dei pensionati: è il caso di latte uova e formaggi, + 6,7%, manutenzione della casa, + 6,3%, Patate, frutta e ortaggi + 5,5%, visite mediche e specialistiche + 5,3%. In controtendenza i medicinali che sono discesi nel biennio dell'1,6%.
Secondo lo studio di Confartigianato, le famiglie dei pensionati presentano un profilo di spesa media mensile di 2.151 euro inferiore del 14,8% rispetto alla media nazionale di 2.525 euro. Su base annua la spesa è pari a 25.815 euro.
Il Presidente Nocetti e il Segretario Gauzzi, sottolineano la necessità di misure atte a difendere il potere d'acquisto dei pensionati.
“Sarà opportuno creare un meccanismo di calcolo per la rivalutazione nominale delle pensioni rispetto al costo della vita, costruito in base ad un paniere mirato sui consumi degli anziani, come già richiesto nella petizione popolare presentata al Governo.Ma occorre anche che le pensioni siano agganciate alla dinamica salariale e retributiva e che esse recuperino quanto hanno perso negli ultimi anni. Inoltre, anche per rimediare ad un evidente squilibrio della Legge Finanziaria 2007, è necessario aumentare le pensioni dei cosiddetti incapienti, stabilendo per tutti una misura del trattamento minimo pari alla soglia del minimo vitale”.