La lista parla di programma e di metodo per costruire la coalizione
Prove di coalizione nel centrosinistra in vista delle amministrative del 2024. Il fermento c’è, le riunioni più o meno carbonare si susseguono sia per lavorare sul metodo, che sul merito della costruzione di una coalizione. Salvo sorprese, il centrodestra proseguirà con Stefano Zuccarini, sindaco al primo mandato, mentre il centrosinistra deve ripartire.
I movimenti e i paletti
Così ciascuno mette sul tavolo i propri ‘paletti’, nell’attesa che il dialogo diventi più stringente. Lo ha fatto Italia Viva, lo hanno fatto i Civici X, inseriti nel raggruppamento di Foligno 24 insieme a Impegno civile. Ora lo fa anche Foligno in Comune, la componente più a sinistra della coalizione. Il suo documento non chiude porte ma mette sul piatto una connotazione che non lascia spazio ad interpretazioni o equilibrismi.
“Un’alternativa convincente”
Partendo dal concetto che le prossime amministrative siano “una opportunità che non deve essere sprecata, non una rivincita ma l’occasione per scrivere una pagina nuova”, si spiega come il centrodestra sia stato “un’esperienza che ha già deluso tanti tra gli elettori che l’avevano sostenuto“. Da qui la necessità di “un’alternativa convincente“.
Il programma
Quanto agli obiettivi, il primo punto che analizza Foligno in Comune è quello dei “diritti di tutti“, da quelli civili al contrasto alla povertà e la protezione sociale. Imprescindibile il consolidamento dell’economia locale “accompagnata dall’innovazione al rispetto dell’ambiente, alla tutela dei diritti e della sicurezza dei lavoratori“. Per la politica urbanistica si dice di “invertire la tendenza” su diritto alla casa, aree dismesse, variante sud, montagna ed equilibrio idrogeologico, rilancio del centro storico. Foligno in Comune parla anche di “cura ricostituente” per la cultura cittadina “che rischia di soffocare tra provincialismo, subalternità a modelli di consumo imposti dalla tv commerciale e sottoutilizzazione delle significative risorse locali”.
L’apertura al centro
Entrando nel merito, Foligno in comune dice che a partire da questi orientamenti di massima, possono discendere scelte coerenti nella composizione della coalizione. “La giusta convinzione che divisi si perde ci ha spinto, fin dall’inizio dell’esperienza di Foligno in comune, a valorizzare tutte le opportunità di comunicazione e collaborazione con le forze attualmente collocate all’opposizione ed a spingere perché alla coalizione del 2019 ne subentrasse una nuova, più ampia, che avesse tra i promotori anche il Movimento 5 stelle. Con la stessa apertura guardiamo anche alla possibile collaborazione con liste e partiti di orientamento centrista in posizione critica rispetto all’attuale amministrazione. Si tratta ora di verificare fino a che punto si è d’accordo sulle scelte da fare, non escludendo la possibilità di un’eventuale convergenza al secondo turno di voto, in caso di ballottaggio“.
Per il sindaco “crediamo vada accolta la generosa sollecitazione, ripetutamente avanzata da Luciano Pizzoni, a cogliere l’occasione per un salto generazionale che sia espressione, anche fisica, della volontà di scrivere una pagina nuova. Bisogna candidare al governo donne e uomini che – oltre ad un saldo
ancoraggio ai valori della Costituzione e dell’antifascismo – possano mettere a disposizione della città
conoscenze, competenze professionali e/o esperienze sociali proporzionate al rinnovamento
necessario. Queste persone esistono, dentro i partiti e fuori di essi, e per quanto ci riguarda non ci
sottrarremo al compito di proporre uno o più nomi alla valutazione della coalizione”.
Quindi l’appello: “a quanti, pur guardando con simpatia al nostro lavoro, hanno preferito – per
mille comprensibili ragioni – non impegnarsi direttamente in essa: venite a darci una mano, non è piùil tempo del disincanto ma quello dell’impegno, la città e la sinistra hanno bisogno dell’intelligenza e
della buona volontà di tutte e tutti”.