‘Il fuoco cova sotto la cenere’. E’ proprio vero per Città di Castello, dove la politica cittadina, rimasta assopita per anni, d’un tratto si è risvegliata. E vedremo che divamperà ancora, come d’altronde è normale che sia, quando in vista c’è il rinnovo dell’amministrazione comunale. A dimostrarlo sono le varie candidature di partiti politici e costituzioni di nuovi schieramenti che, in questi giorni, si propongono alla guida della città
Fa sentire così la sua voce il membro dell’Assemblea Nazionale del PD Domenico Caprini, che sottolinea: “A scanso di equivoci e per tacitare voci incontrollate e fasulle sono a ribadire che la mia candidatura a Sindaco per il PD è in campo, che il mio partito ha deciso di effettuare un ulteriore percorso di approfondimento avendo riunito di nuovo i Circoli cittadini e avendo convocato prossimamente l’Unione Comunale per continuare il sano confronto interno che contraddistingue necessariamente il percorso decisionale del nostro grande partito”.
Caprini tiene anche a ribadire la necessità che il Pd, insieme a tutte le forze politiche e ai movimenti che si riconoscono nel centrosinistra, “guidi la futura coalizione, perché solo cosi si può essere credibili per un nuovo progetto per Città di Castello che abbia come stelle polari lo sviluppo e l’innovazione sul campo del lavoro, dei servizi pubblici, sulle politiche urbanistiche, sanitarie, ambientali, del ciclo dei rifiuti e sulle infrastrutture”.
Ci sono, a mio avviso, le condizioni per un nuovo progetto politico che veda tutto il centrosinistra per la prima volta unito per il progresso della 4^ Città dell’Umbria. Vanno convocate al più presto tutte quelle forze politiche che si riconoscono nel centrosinistra per costruire la coalizione da proporre per la guida della città. Questa unità d’intenti consentirà a Città di Castello di riprendersi quel ruolo di locomotiva per la comunità regionale, abbandonando la tendenza ad accontentarsi o alla rassegnazione di essere un semplice vagone.
“Solo il PD – conclude il candidato a sindaco – può riunire tutto il centrosinistra in una innovativa esperienza politica che parta da Città di Castello e non sarebbe neanche la prima volta. Verso l’unità politica del centrosinistra vanno canalizzati tutti gli sforzi possibili rifuggendo la tendenza all’autosufficienza per conquistare ancora una volta la fiducia della maggioranza dei tifernati e per una nuova stagione di progresso”.