Amelia, patto con la Cina per l'archeologia - Tuttoggi.info

Amelia, patto con la Cina per l’archeologia

Redazione

Amelia, patto con la Cina per l’archeologia

Stretta collaborazione anche con università della Tuscia
Mer, 10/07/2019 - 16:00

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E’ iniziata ufficialmente la collaborazione tra il Comune di Amelia e alcune importanti istituzioni culturali e museali della Cina nel campo degli scavi archeologici tra italiani e cinesi con relativa catalogazione e restauro dei reperti provenienti dal territorio. A darne notizia è l’amministrazione comunale che sottolinea come l’intesa segua l’accordo tra l’Alleanza dei Musei Cinesi “China Italy Museum League (Beijing) Culture Media Co., Ltd. CIML” insieme a “China Italy Museum League Council” ed il Comune di Amelia relativo ad una collaborazione quinquennale rinnovabile tra Cina  ed Italia sottoscritta nel novembre 2017.

Il progetto che si intitola “The Amelia Project. Argilla e Bronzo. Vita quotidiana e potere nell’antica Amelia tra identità etnica umbra e romanizzazione” e si avvale della partnership scientifica dell’Università degli Studi “La Tuscia” di Viterbo dipartimenti DISTU e DIBAF con la quale il Comune di Amelia ha sottoscritto una specifica convenzione nel 2016 relativa alla collaborazione sulle attività che spazieranno tra la ricerca scientifica, gli studi e la formazione nel campo della storia, dell’archeologia e del restauro.

L’Università della Tuscia, è sottolineato in una nota dal Comune,  ha una grande e invidiabile esperienza in diversi campi come la topografia storica e l’archeologia dei paesaggi, l’uso del satellite sull’archeologia per le indagini aeree, la prospezione GIS geofisica e WebGIS in relazione al patrimonio culturale, oltre ad essere esperta nella diagnostica in relazione alla conservazione e al restauro dei manufatti.

Il know-how dell’Università della Tuscia in archeologia e geo-archeologia, insieme alla profonda conoscenza del territorio e della sua geologia, si traduce nell’eccezionale capacità di prevedere e rilevare le interazioni e le potenziali problematiche tra i siti archeologici e il territorio geologico circostante al fine di preservare con successo tali siti. Inoltre l’Università della Tuscia ha sviluppato una lunga e positiva esperienza di partecipazione a numerosi progetti di ricerca della Comunità Europea, maturando la capacità di gestire pienamente l’amministrazione di tali progetti.

“La collaborazione tra la China Italy Museum League (Beijing) Culture, Media Co. Ltd., l’Alleanza dei Musei Italo – Cinesi China Italy Museum League Council e il Comune di Amelia – sottolinea il sindaco Laura Pernazzasi è tradotta nel tempo in un rapporto crescente di reciproca amicizia, comprensione e rispetto, rafforzando i legami tra le due nazioni”.

Sempre il sindaco ricorda che nel novembre 2016, in occasione del V Convegno dell’Alleanza dei Musei Italo-Cinesi–China Italy Museum League Council di Hangzhou, l’Università della Tuscia ha proposto proprio il progetto summenzionato che vede come area di interesse per uno scavo archeologico sistematico quella di Pantanelli nota già nell’800 per le numerose evidenze preromane.

“La collaborazione tra archeologi cinesi e italiani sulle attività di scavo e tutte le ricerche scientifiche correlate – nota ancora la Pernazza – si tradurranno in una straordinaria opportunità ed esperienza per rafforzare ulteriormente il rapporto culturale”.

I musei cinesi coinvolti sono molto prestigiosi: l’Hubei Provincial Museum (the Institute of cultural Relics and Archeoligy Research), Nanjing Museum e il Shaanxi History Museum.

Il progetto di ricerca, approvato dalle autorità cinesi è stato interamente finanziato da fondi cinesi. “Amelia – sottolinea sedmpre il sindaco – si appresta pertanto a diventare un punto di eccellenza nel campo della ricerca archeologica e più in generale nel campo della valorizzazione dei beni culturali grazie a questo progetto che intende anche creare in Città un innovativo polo di eccellenza in materia con la presenza di studenti da varie università straniere, con particolare enfasi alla Cina ed al Canada, e di specifici laboratori d’avanguardia oltre a corsi e summer school. Un particolare ringraziamento – rimarca – va ad Aloisio Gaetani d’Aragona presidente del China Italy Museum League(Beijing) Culture, Media Ltd, da qualche anno nostro concittadino appassionato ed attento, e a James Kang Ceo della CIML  che, innamorati della nostra città  hanno fortemente voluto questo progetto ottenendone l’approvazione ed il relativo completo finanziamento da parte della autorità cinesi.

Un modo, questo – conclude – di promuovere il territorio e farlo divenire attrattivo anche con delle notevoli ricadute socio economiche e turistiche”.

La prima delegazione cinese verrà ad Amelia a settembre, mentre il cantiere di scavo, che si preannuncia eccezionale, sarà avviato formalmente nella primavera 2020 sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.

Nel frattempo è prevista la presenza in città, in autunno e per alcune settimane della TV di stato cinese. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di sviluppare una grande ed amichevole collaborazione con la Cina attraverso il lavoro archeologico condiviso e le grandi emozioni che ne  scaturiranno. Far conoscere il territorio con le sue eccellenze storico-culturali e paesaggistiche, coinvolgendo altre aree importantissime sulle quali continuare a coincidere, ivi compreso il turismo culturale.

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