Il sindaco di Gubbio e l'assessore all'Ambiente “Abbiamo una chiara visione, la Regione faccia altrettanto”
“In tema di ambiente vogliamo essere attori protagonisti, attraverso un percorso partecipativo e inclusivo di istituzioni, associazioni, privati: la salute pubblica è argomento che non solo ci sta a cuore, ma sul quale vogliamo essere in prima linea”.
Così il sindaco di Gubbio Filippo Stirati e la vicesindaco e assessore all’Ambiente Alessia Tasso hanno aperto, questa mattina (mercoledì 24 febbraio), la conferenza stampa convocata per fare il punto della situazione ambientale cittadina.
“La nostra visione della città”
“Mi preme anzitutto sottolineare – ha spiegato il sindaco – la visione della città alla quale facciamo riferimento nel nostro mandato amministrativo, legata ad un’idea di sviluppo sostenibile e crescita armonica, che contiene precise idee sulla nostra concezione di sviluppo del territorio. E poi c’è il tema dell’Europa, che mai come oggi parla di sviluppo sostenibile, economia circolare e green: l’ambiente ha e avrà un peso enorme sulle scelte politiche ed economiche.
“C’è grande fermento, a partire dalle istituzioni internazionali fino ad arrivare alle associazioni attive sul territorio, sul tema della sostenibilità: non a caso abbiamo convocato un ecodistretto, così da poter mettere insieme un mondo variegato e ricco, che per noi è un patrimonio e una fonte di preziose sollecitazioni”.
La collaborazione con Arpa
Il sindaco ha parlato anche dell’importanza della commissione comunale istituita sul tema, e dell’incontro recente avuto con Arpa, “con la quale non siamo in antitesi ma in piena collaborazione. Le indagini che abbiamo messo in campo con ‘La Sapienza’ di Roma vanno ad arricchire le nostre conoscenze, ad aumentare e diversificare il nostro patrimonio di dati e riferimenti utili per poter progettare politiche adeguate”.
No alla pala eolica e “Chiarezza sul Css”
Dopo aver annunciato che questa mattina la giunta ha dato parere negativo rispetto all’ipotesi “troppo impattante rispetto al paesaggio cittadino” della costruzione di una pala eolica, Stirati si è poi rivolto con forza alla Regione. “Chiediamo alle istituzioni regionali chiarezza, anzitutto sul tema del Css, ma non solo su quello: chiediamo procedure che seguano le vie maestre, una valutazione dell’impatto ambientale che coinvolga pienamente l’amministrazione e tutta la città. Abbiamo in questo senso un doppio mandato, datoci dai nostri elettori e dal Consiglio comunale, lo scorso maggio, e ad esso faremo sempre riferimento”.
Chiusura ciclo dei rifiuti, la discarica in via di esaurimento
Sindaco e vicesindaco hanno parlato anche della questione della chiusura del ciclo dei rifiuti: “Anche qui chiediamo risposte chiare in tempi adeguati – ha spiegato Tasso – anche perché la nostra discarica è in via di esaurimento, ci stiamo avviando alla chiusura. Non l’abbiamo voluta noi la discarica di Colognola, stiamo però seguendo la sua fase conclusiva: ci apprestiamo, in questo senso, ad un intenso confronto con l’assessorato regionale all’Ambiente, che ci auguriamo possa sostenerci in questo processo di fine vita della discarica così come è avvenuto a Pietramelina e Borgo Giglione”.
“Quella della chiusura del ciclo dei rifiuti – ha chiarito il sindaco – è vicenda che ci ha già visto protagonisti di forti scontri anche con la giunta regionale precedente all’attuale: non si tratta di destra o sinistra, di torti o favori, ma di onestà intellettuale e della necessità di dare chiare risposte ai cittadini”.
Le 3 richieste di autorizzazione per il Css
L’assessore all’Ambiente ha fatto anche il punto sui grandi passi avanti fatti a Gubbio in tema di differenziata e di ampliamento del porta a porta, spiegando che “questo cambiamento culturale è forse uno dei nostri risultati più grandi”, e ha parlato delle tre richieste di autorizzazione arrivate per bruciare il Css.
“Ci sono come noto le 2 cementerie cittadine – ha proseguito Tasso – e poi c’è Maio Tech di Padule: sottoporremo queste richieste a un procedimento ampio, partecipato e complesso di verifica ambientale, ma qui non si tratta di utilizzare un mero approccio tecnico. Diventare il polo umbro della chiusura del ciclo dei rifiuti non è quello che immaginavamo per la nostra città, né quello che vogliamo. Non si tratta di fare una valutazione tecnica ma di avere una chiara idea politica, e una visione politica complessiva è anche quella che oggi chiediamo alla Regione”.