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All’Auditorium della Stella va in scena, “ …Era di Maggio – Graffiti dal ’68” della Compagnia di Ventura

Redazione

All’Auditorium della Stella va in scena, “ …Era di Maggio – Graffiti dal ’68” della Compagnia di Ventura

Debutto della Compagnia di Ventura, composta da allievi attori formatisi alla Scuola di Teatro Teodelapio
Mar, 21/05/2019 - 16:13

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In scena all’Auditorium della Stella in Piazza Garibaldi sabato 25 maggio alle ore 17 e poi alle ore 19 e domenica 26 maggio alle ore 17,30 e poi ore 19,30 e inserito nel programma di “Spoleto di Primavera”, …Era di Maggio segna il debutto della Compagnia di Ventura, composta da allievi attori formatisi alla Scuola di Teatro Teodelapio che danno corpo, anima e colori a questi graffiti dal ’68, considerati una stagione della vita unica e forse irripetibile. Una stagione “che unì – spiega Anna Leonardi, regista dello spettacolo – una generazione nell’idea della libertà come ossigeno dei pensieri, come aria che respiri, da Parigi a Roma, da Berlino a New York, da Londra a Praga”.

Uno spettacolo – è detto nelle note di presentazione – non pretende di essere una ricostruzione storica, non vuole essere un manifesto ideologico e nemmeno un’operazione nostalgia. Nasce sul filo della memoria di un testimone attivo di quegli anni e dal piacere-dovere di condividerla con chi quegli anni li ha vissuti, per confrontare ricordi e prospettive, ma soprattutto con chi non li ha vissuti e ne ha vagamente sentito parlare da detrattori incalliti o da reduci entusiasti che ancora indossano l’eskimo. La memoria personale, si sa, è selettiva, ricorda quel che vuole ricordare, incorre in omissioni e si prende “licenze poetiche”, però è calda, si nutre di materia che attinge alla vita, agli affetti, alle esperienze di uomini e donne veri, intreccia avvenimenti epocali e dettagli esistenziali privati. Da questo scorretto miscuglio di pubblico e privato, universale e particolare, nasce un racconto che forse vale la pena di ascoltare, accanto alle più attendibili ricostruzioni degli storici di professione.

E il teatro è forse la sede più adatta a ospitare questo racconto perché può permettersi libertà altrove inaccettabili, perché è costituzionalmente un prodotto ibrido, imperfetto, che associa pensiero ed emozione, riflessione e sentimento, sensi e ragione, e infine perché, come dice Flaubert, “fra tutte le menzogne che ci circondano, l’ arte è quella che mente di meno.”

Ingresso allo spettacolo: 10 euro. Prevendita venerdì e sabato dalle 17 alle 19 presso la Scuola di Teatro ” Teodelapio” Palazzo Collicola (ingresso S. Domenico). Spettacolo realizzato grazie al contributo di Fondazione Carispo.

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