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Al “S. Giovanni Battista” il convegno “Nuovi Orientamenti nella Gestione del Paziente Terminale”

Redazione

Al “S. Giovanni Battista” il convegno “Nuovi Orientamenti nella Gestione del Paziente Terminale”

Ven, 30/09/2011 - 20:26

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Oltre 200 tra medici, infermieri, tecnici, associazioni e cittadini hanno partecipato al convegno “Nuovi Orientamenti nella Gestione del Paziente Terminale”, che si è svolto ieri pomeriggio nella Sala Alesini del Nuovo San Giovanni Battista di Foligno. Il Convegno, organizzato dal Servizio Formazione dell’Asl n. 3 dell’Umbria in collaborazione con l’Associazione Aglaia di Spoleto, ha avviato un laboratorio di autoapprendimento per la costruzione di percorsi integrati nei pazienti terminali. Dopo i saluti di rito del Direttore Generale, Sandro Fratini e del presidente di Aglaia, Enzo Gori, il responsabile del Servizio Formazione e Comunicazione Asl 3, Paolo Trenta, ha aperto i lavori illustrando le finalità e le modalità del convegno e del laboratorio. Subito dopo, la dottoressa Simona Antinarelli, direttore del Distretto di Spoleto, ha spiegato la situazione nel territorio dell’Azienda. Il dottor Fabio Conforti, responsabile del Servizio Cure Palliative Asl 3, ha sottolineato come le cure palliative siano uno strumento per migliorare la qualità di vita dei pazienti terminali. Erano presenti anche i due massimi esperti nazionali di cure palliative, il dottor Michele Gallucci, direttore della Scuola Italiana di Medicina e Cure Palliative, e la dottoressa Danila Valenti, direttore medico dell’Hospice Maria Teresa Chiantore Seragnoli Bentivoglio di Bologna. I loro interventi hanno focalizzato come la combinazione di cure palliative e cure oncologiche sia associata ad una sopravvivenza uguale o maggiore, ad una migliore soddisfazione del paziente e della famiglia e, infine, anche ad un risparmio di risorse. Il modo di procedere instaurando con i malati una “conversazione” di fine vita garantisce loro minore depressione ed ansia. I malati ricevono terapie meno aggressive e muoiono raramente in una rianimazione o attaccati ad un ventilatore. Da ottobre a dicembre 2011 si svolgeranno dei laboratori per coinvolgere professionisti del territorio e dell’Ospedale che produrranno linee guida per la gestione del paziente terminale.

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