Affitti del Comune di Perugia, la Corte dei Conti vuole vederci chiaro - Tuttoggi.info

Affitti del Comune di Perugia, la Corte dei Conti vuole vederci chiaro

Cristiana Mapelli

Affitti del Comune di Perugia, la Corte dei Conti vuole vederci chiaro

Dalla Finanza una richiesta di acquisizione della documentazione sugli immobili in affitto alle associazioni cittadine | Il Comune ha già fornito tutta la docmentazione
Mer, 23/03/2016 - 17:04

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Cifre concordate e che, invece, mancano all’appello. Il nocciolo della questione degli affitti degli spazi comunali alle associazioni cittadine è proprio questo: somme che dovrebbero costituire entrate certe ma che di fatto non lo sono. Sulla questione la Guardia di Finanza vuole vederci chiaro e, nelle scorse settimane, il Nucleo della polizia tributaria ha inviato una missiva al Comune per un’acquisizione della documentazione sugli affitti alle associazioni cittadine. Una pec, come confermato anche da Palazzo, badate bene, ma nessuna visita delle Fiamme Gialle in Comune. La magistratura sembrerebbe voler verificare che dietro le polemiche a firma degli attivisti del M5s, che nel corso delle settimane hanno portato esempi su esempi di affitti mai pagati, non ci sia altro e togliere ogni sospetto di eventuali danni erariali.


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Cifre concordate e che costituirebbero una rendita certa ma che, invece, mancano all’appello. Ed ecco che per sciogliere ogni dubbio, sarebbero stati chiamati in causa gli uffici di palazzo dei Priori. Nella missiva della Corte dei conti (tramite pec, proprio per sottolinearne la non urgenza e la non presenza delle Fiamme gialle a Palazzo) tra la documentazione richiesta c’è un elenco degli immobili di proprietà del Comune dati in affitto alle associazioni cittadine, i contratti degli affitti concessi e gli importi. Di risposta, nelle scorse ore, gli uffici preposti di palazzo dei Priori hanno fornito tutta la documentazione richiesta dalla Guardia di Finanza.

La questione. La consigliera Rosetti, aveva già dato tempo puntato il dito su una gestione poco trasparente che vede alcune associazioni sul territorio usufruire di una sede pagando al Comune la minima un affitto di 200 euro l’anno. Tra le associazioni citate dalla consigliera Rosetti ci sarebbero Legambiente Umbria, Libera, Uisp, Agenzia della Pace e l’Arci e quindi la tanto discussa casa dell’associazionismo in via della Viola.

Attivando la commissione controllo e garanzia oltre un anno fa, con l’obiettivo di controllare regolarità e legittimità degli atti di assegnazione degli immobili a sede delle 8 associazioni presenti, la Rosetti aveva sottolineato la presenza di irregolarità negli atti amministrativi e una regolamentazione mai applicata preferendo “una situazione sui generis con delibere di giunta e convenzioni con scadenze lunghissime, anche ultratrentennali”. A febbraio, sempre dalle fila dei 5 Stelle era inoltre emerso come il Comune di Perugia avrebbe fatto credito alle associazioni di via della Viola, anticipando il pagamento delle utenze visto che non sarebbe mai stata fatta una voltura. Il risultato? 39mila euro che il Comune avrebbe anticipato e che non si sarebbe visto ancora rimborsare. Ma si era parlato anche di morosità da parte di più di un terzo delle associazioni assegnatarie degli immobili comunali, per un totale di circa 75mila euro. Morosità per cui sarebbero partite delle diffide il 15 e il 15 febbraio.

L’Amministrazione. Sulla situazione, da novembre, è gia al lavoro l’assessore Bertinelli che sta attuando una capillare mappatura di tutti gli affitti comunali. Un lavoro complesso e lungo, quindi, voluto proprio dall’Amministrazione.  “La revisione generale delle concessioni – commenta la consigliera del Gruppo Misto Lorena Pittola – è infatti iniziata proprio con un ordine del giorno del Gruppo Misto, pienamente condiviso dall’assessorato al Bilancio e approvato dal Consiglio Comunale, in cui si sottolineava che le precedenti amministrazioni, e non certo l’attuale, avevano concesso a delle associazioni immobili in comodato gratuito, a canoni irrisori o in alcuni casi addirittura con scadenza di fatto illimitata, senza verificare il rispetto dei regolamenti dove è specificato che il mancato pagamento dei canoni comporta la revoca dell’assegnazione”.

“Proprio per questo – conclude Pittola –, sempre su proposta della maggioranza, la I Commissione consiliare sta lavorando ad una puntuale modifica del regolamento per le assegnazioni dei locali comunali, con il fine di evitare che in futuro si verifichino concessioni ‘a corsia preferenziale’ e per promuovere maggiori controlli da parte degli uffici comunali”.  Insomma, la polemica avrebbe fatto far nascere forse qualche dubbio anche alla magistratura contabile che con una cauta lettera di richiesta di documentazione, vorrebbe togliersi e toglierci qualche punto interrogativo.

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